Cambia il paniere 2012 dell’Istat per il calcolo dell’inflazione: secondo quanto rivelato, lo stesso è composto da 1.398 prodotti, aggregati in 597 posizioni rappresentative, in aumento rispetto alle 591 dello scorso anno. Su quelle del 2012 vengono calcolati mensilmente i relativi indici dei prezzi al consumo.
Non vi sono uscite di posizioni rappresentative ma si registrano comunque alcune modifiche di rilievo. Innanzitutto, nel paniere dell’Istat vi sono alcuni nuovi ingressi, quali l’eBook Reader, ovvero il dispositivo necessario alla lettura di libri in formato digitale, l’eBook download e la mediazione civile. Il paniere si arricchisce inoltre di nuovi prodotti legati all’informatica, nonché delle lotterie istantanee.
Un paniere che diventa dunque maggiormente tecnologico, dato che oltre ai prodotti legati agli eBook figurano anche gli All-in-one, ovvero il computer compatto che entra a far parte della posizione rappresentativa Computer Desktop, nonché i nuovi Ultrabook, new-entry della categoria Notebook. Trattasi di computer portatili ultra-piatti e ultra-leggeri.
Oltre alle lotterie istantanee come ad esempio il Gratta e Vinci e i giochi a base ippica, entra nel nuovo paniere anche la voce “Scommesse sportive” relative a tanti e diversi eventi sportivi, che vanno dal tennis alla Formula 1, dal basket al calcio e al motociclismo. Questo è stato reso necessario perché la spesa delle famiglie per le scommesse è aumentata notevolmente negli ultimi tempi.
Inoltre, fra le categorie rappresentative già presenti nel paniere dello scorso anno, vi è una sostanziale modifica che riguarda la posizione energia elettrica, che viene disaggregata in tali tre posizioni: tariffa bioraria fascia diurna feriale, tariffa bioraria fascia notturna, weekend e festivi e Quota fissa.
Sono circa 42mila i punti vendita dislocati nei comuni capoluogo di provincia ove vengono rilevate le quotazioni di prezzo, che nel complesso ammontano a 591mila su base mensile. Per quanto riguarda l’anno 2012, sono 84 i comuni capoluogo di provincia che concorrono al calcolo degli indici dei prezzi al consumo. I prezzi scenderanno in ognuna delle categorie in virtù della maggiore concorrenza e la presenza sul mercato dei prodotti appena entrati sarà in crescita costante.
Il tutto va analizzato alla luce di quanto spiegato direttamente dall’ISTAT: “Gli affitti pesano sul paniere per il 2,4% poiché soltanto il 17,1% delle famiglie italiane vive in un’abitazione in affitto. L’indice generale viene ovviamente condizionato da questo fenomeno: in pratica, una spesa sostenuta da poco più del 17% delle famiglie italiane viene ripartita sull’intera popolazione”.