Dallo stabilimento Ferrari di Maranello arrivano segnali incoraggianto in merito al contratto integrativo che il costruttore auto potrebbe firmare nelle prossime settimane, come hanno detto i segretari provinciali di Fim-Cisl e Uilm-Uil alla vigilia di una serie di incontri con l’azienda.
Intanto, contrariamente a quanto era emerso in un primo momento, la maggior parte delle tute blu del cavallino rampante hanno seguito attentamente, in occasione di un’assemblea, i punti del nuovo contratto nazionale Fiat che si applicherà a tutti i siti produttivi in Italia e che ha raccolto il favore dei lavoratori.
“Ringraziamo tutti per la partecipazione alle assemblee svolte ieri in azienda – hanno detto – nelle quali siamo riusciti a spiegare nei dettagli i termini di questo accordo, togliendo ogni dubbio su certi punti che potevano essere interpretati in modo sbagliato”.
Le due sigle sindacali hanno poi smentito quanto detto dalla Fiom in merito alla votazione dei dipendenti sull’accoglimento o meno del contratto Fiat, dove si parlava di sostanziale bocciatura e no naccoglimento dello stesso: “In una prima assemblea, la Fiom ha ricevuto 16 voti su 120 presenti, mentre nella seconda hanno votato a favore solo 3 lavoratori sugli oltre 400 presenti. Questo vuol dire che la stragrande maggioranza delle maestranze Ferrari ha accolto l’accordo Fiat”.
In un comunicato reso noto dai lavoratori nella giornata di oggi dopo un’assemblea si legge: “Ribadiamo la nostra contrarietà nel prendere come riferimento il nuovo contratto Fiat ai fini delle trattative per il contratto aziendale, in continuità con le decisioni assunte nelle ultime assemblee. Critichiamo fortemente il ruolo decisivo che le organizzazioni sindacali firmatarie hanno svolto per eliminare il diritto di rappresentanza della FIOM all’interno della Fiat. Giudichiamo positivo il risultato delle cause portate avanti dalla FIOM”.
La nota prosegue una richiesta: “Chiediamo che vengano portati avanti i percorsi della proposta di legge sulla democrazia sindacale avallata dalle 100.000 firme, la riconquista di un vero contratto di tutto il settore metalmeccanico e la difesa ed estensione dell’art.18 dello Statuto dei diritti dei Lavoratori. Rivendichiamo il rispetto e l’applicazione da parte di Ferrari SPA, di quanto stabilito dal giudice del lavoro di Modena Morcavallo nel dispositivo del 27 febbraio 2012, il quale, rigettando l’opposizione delle 7 aziende,tra cui Ferrari stessa, alla condanna per comportamento antisindacale, riconosce l’ultrattività del CCNL metalmeccanici 2008 rendendone valida l’applicazione sia per gli iscritti FIOM che per i non iscritti fino al suo rinnovo, riconoscendo altresì i diritti e le agibilità sindacali in esso contenuti. Pertanto giudichiamo positivamente la proclamazione dello sciopero del 9 marzo a Roma che vede i lavoratori degli stabilimenti Fiat coinvolti in prima linea in questa battaglia”.
Intanto, parlando di auto del cavallino rampante, dal salone di Ginevra sono arrivati due debutti mondiali per le rosse di Maranello: prima la F12 berlinetta e poi la nuova Ferrari California, entrambe più moderne, con motore più scattante e allo stesso tempo con consumi ed emissioni ridotti del 30%. La prima, in particolare, è l’auto stradale a più alte prestazioni nella storia della Ferrari.