Apple contro Motorola, fine della causa

di Floriana Giambarresi

25 Giugno 2012 15:15

Il giudice Richard Posner ha messo la parola fine alla causa intentata da Apple contro Motorola, controllata da Google.

Apple e Motorola si scontrano da tempo in tribunale a causa di presunte violazioni dei rispettivi brevetti essenziali, utilizzati a quanto pare senza alcun pagamento delle relative licenze. Per il giudice Richard Posner della corte federale di Chicago, Stati Uniti, il contenzioso finisce qui.

Il giudice Posner ha infatti appena messo la parola fine alla causa tra Apple e Motorola, acquisita da Google da poco più di un anno. A suo parere, infatti, nessuna delle due aziende avrebbe presentato documenti a sufficienza utili a dimostrare la veridicità delle loro tesi. Finisce dunque qui uno dei contenziosi più importanti del settore ITC che ha visto le due parti scontrarsi da tempo, senza mai giungere a una conclusione.

Il processo è stato cancellato perché il giudice ha ritenuto le denunce pretestuose e le testimonianze inammissibili, e ha richiamato sia Apple e Motorola: aveva concesso loro un’altra chance, provvedendo a organizzare una nuova udienza così che le due parti potessero fornire delle prove, ma a quanto pare l’occasione non è stata sfruttata. Le due aziende potranno comunque presentare un ricorso in appello per tale decisione, sebbene il giudice abbia scoraggiato tale pratica per via dell’evidente mancanza di documenti e di prove.

Apple aveva denunciato Motorola qualche mese fa, poiché secondo l’azienda di Cupertino, la controllata Google aveva utilizzato indebitamente una serie di sue proprietà intellettuali, sfruttandole per i propri smartphone Android. Il giudice ha però respinto questa tesi poiché, a suo parere, si trattava di normali pratiche concorrenziali. Motorola, dall’altro canto, aveva controdenunciato Cupertino poiché, spiegava, per i brevetti essenziali concessi in licenza non era stata pagata alcuna cifra. Per questo motivo, aveva chiesto un risarcimento di danni, ma la somma richiesta era stata considerata troppo alta dal giudice, che pertanto si era rifiutato di proseguire il contenzioso.

Finisce qui, dunque, una delle cause legali più importanti degli ultimi mesi, che vedeva le due aziende operanti nel mondo iOS e Android contrapporsi. È solo una delle numerose cause che sono state presentate di recente, segno che il mondo mobile è pronto a darsi battaglia per il sistema brevettuale.