Fiat: accordo con Peugeot per fine jv SevelNord

di Massimiliano Santoro

26 Luglio 2012 11:30

Fiat esce dalla jv con Peugeot su stabilimento SevelNord; intanto la casa auto francese vede un calo del 5,1% dei ricavi semestrali.

Fiat Group Automobiles e PSA Peugeot Citroen hanno firmato un accordo su SevelNord, che prevede che entro il 31 dicembre 2012 il Lingotto trasferisca all’azienda francese la propria quota detenuta nella joint venture creata per costruire monovolumi e utilitarie. Lo stabilimento di SevelNord continuerà invece a produrre veicoli commerciali leggeri per entrambi i gruppi fino all’entrata in vigore degli standard Euro6 a fine 2016

L’accordo ufficiale arriva all’indomani della divulgazioni dei risultati economici ottenuti da PSA Peugeot Citroen, che vede i ricavi del primo semestre 2012 scendere del 5,1% rispetto al risultato del 2011 ed un toccano quota -10,5% per la sola divisione auto. L’azienda annuncia , “in risposta alla durevole caduta della domanda in Europa”, un piano ulteriore di recupero di 1,5 miliardi di euro, definito “Rebound 2015”, che va ad aggiungersi al piano di riduzione dei costi già avviato nel 2012.

I dati economici evidenziano anche un utile netto del gruppo in negativo di 819 milioni di euro. E le prospettive a medio lungo termine, come detto, non sono positive perché si prevede una ulteriore contrazione del mercato automobilistico europeo di circa l’8% mentre gli altri mercati chiave cresceranno di circa il 7% in Cina, di circa il 2% in America Latina e di circa il 9% in Russia.

L’azienda spiega anche che il lavoro intrapreso nel quadro dell’alleanza con General Motors è in corso e che “ulteriori annunci saranno effettuati nella seconda metà dell’anno”.

Philippe Varin, presidente del Consiglio di Gestione di PSA Peugeot Citroën, analizza il momento che sta attraversando l’azienda: “Il gruppo sta affrontando tempi difficili. La profondità e la persistenza della crisi sta impattando il nostro business in Europa e richiede l’avvio della riorganizzazione della nostra base di produzione francese e una riduzione dei nostri costi di struttura. Abbiamo una chiara comprensione di quanto sia difficile questo progetto per un gran numero dei nostri dipendenti – ha spiegato Varin – ma è nostro dovere assicurare che esso venga effettuato con un dialogo sociale esemplare. Ripristinare la competitività del Gruppo garantirà il suo futuro e permetterà di perseguire lo sviluppo dei propri marchi Peugeot e Citroën in tutto il mondo”.