Fiat-Chrysler, chiesto giudizio su call option

di Massimiliano Santoro

27 Settembre 2012 10:30

Fiat North America avvia un giudizio di accertamento per far valutare il prezzo di acquisto del 3,3% delle quote di Chrysler.

Tempo di tribunali americani per Fiat. Il Lingotto, infatti, ha reso noto che la sua controllata Fiat North America ha avviato un giudizio di accertamento dinnanzi al Court of Chancery del Delaware.

L’obiettivo del management dell’azienda auto è di “ottenere conferma del prezzo che dovrà essere pagato per la partecipazione pari a circa il 3,3% del capitale di Chrysler Group LLC che il VEBA, il trust Voluntary Employee Beneficiary Association amministrato dalla UAW e costituito per amministrare e pagare l’assistenza sanitaria per i lavoratori cessati della Old Carco LLC (gi Chrysler LLC) e Chrysler Group LLC e le loro controllate, dovrà cedere a Fiat in virtù del contratto di opzione concluso tra le parti il 10 giugno 2009. In virtù dell’acquisizione di questa partecipazione, Fiat arriverà a detenere una partecipazione del 61,8% in Chrysler.

Fiat spiega che lo scorso luglio ha annunciato di aver esercitato l’opzione di acquisto ma le parti non hanno raggiunto un accordo circa la definizione del prezzo che l’azienda dovrà pagare per la partecipazione. L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, spiega che l’iniziativa serve a risolvere “una questione contrattuale tra Fiat e VEBA in merito alla formula prevista per determinare il prezzo di esercizio della call option di Fiat su una parte della partecipazione del VEBA in Chrysler” e che il rapporto di collaborazione di Chrysler con UAW “continua ad essere solido e non è in alcun modo influenzato dalla soluzione di tale questione. É necessario l’intervento del tribunale – conclude l’ad- per applicare una specifica formula di prezzo concordata nel 2009 e pertanto non correlata all’attuale valore di Chrysler”.

UAW (United Auto Workers) è il sindacato che negli Usa tutela e rappresenta i dipendenti delle aziende attive nel settore automotive. Nel caso di Chrysler, è proprio questa forza sociale che controlla Veba, il fondo pensionistico dei propri iscritti che è attualmente proprietario di poco più del 40% delle quote del costruttore del Michigan. Secondo gli accordi, e secondo i piani di Sergio Marchionne, Fiat acquisterà gradualmente delle quote per arrivare – nel giro di pochi anni – al controllo totale di Chrysler che a quel punto formerà un’azienda unica con il Lingotto, posizionandosi come una delle big mondiali in questo settore industriale.