Istituire una Consulta sul settore automotive che diventi l’interlocutore privilegiato per i provvedimenti legislativi che riguardano il mondo della mobilità, e monitori l’effettiva realizzazione dei punti programmatici che ne costituiscono il fondamento. E’ quanto ha chiesto l’Anfia, l’associazione nazionale filiera industrie automobilistiche, al premier Monti nel corso dell’assemblea pubblica.
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I dati 2012 sono negativi ed anche nel 2013 si profila un trend negativo. L’anno si chiuderà con 1,4 immatricolazioni di nuove vetture con una riduzione di oltre il 20% rispetto al 2011 mentre nei primi nove mesi dell’anno la produzione di autoveicoli ha conosciuto una contrazione del 15,4% e del 46% rispetto a cinque anni fa con una produzione che a fine anno si attesterà su un livello di poco superiore alle 400.000 autovetture.
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Roberto Vavassori, presidente dell’Anfia, nella sua relazione ha messo in luce gli obiettivi che si pone l’associazione sul fronte nazionale:”In attesa che si ristabiliscano le condizioni per una ripresa della fiducia dei consumatori e delle imprese – primo ingrediente per far ripartire le vendite – occorre varare misure fiscali che consentano al mercato auto italiano di ritornare su un livello fisiologico, intorno ai 2.000.000 di unità l’anno. ANFIA è disponibile a rimodulare insieme ai Ministeri competenti il carico fiscale attuale, attuando un alleggerimento e una semplificazione compatibili con le esigenze di gettito dell’Erario“, ha sottolineato Vavassori.
Per l’Anfia, la Consulta sul settore automotive dovrà avere anche il compito di attrarre realtà estere sul territorio italiano, di favorire la crescita dimensionale delle imprese automotive e di sviluppare ulteriormente le roadmap tecnologiche per i veicoli a basse emissioni di carbonio.