Le giovani generazioni, i cosiddetti millennials nati tra i primi anni ottanta e l’inizio del nuovo millennio, rappresentano una risorsa proficua e innovativa per le aziende. Una forza lavoro caratterizzata da molte competenze tecnologiche e da potenziale innovativo.
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Per attirare queste risorse, puntare sulla cultura aziendale è una strategia efficace: significa attivare politiche lavorative basate sulla flessibilità, sull’aggiornamento, sulla crescita professionale e personale, ma non solo.
Incoraggiare una comunicazione aperta in ambito lavorativo, ad esempio, è un ottimo modo per fare modo che i giovani dipendenti si sentano impegnati e fidelizzati. Via libera alla condivisione di idee, pensieri, proposte, offrendo a tutti la possibilità di dare il loro contributo allo sviluppo del business.
Imporre una gerarchia meno ferrea, inoltre, aiuterebbe a gestire al meglio i lavoratori più giovani spesso portati a vedere il manager come un mentore, un punto di riferimento per la formazione e la crescita.
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Favorire l’equilibrio tra lavoro e vita privata rappresenta un’altra strategia utile per evitare la fuga dei giovani talenti, proponendo orari flessibili e maggiore flessibilità in generale. Infine, anche incoraggiare le amicizie tra colleghi aiuta a creare un ambiente di lavoro “appetibile” per le nuove generazioni.