
Le pensioni dei professionisti in Albo seguono regole differenti rispetto a quelle INPS. Per gli Avvocati è la Cassa Forense a calcolare la pensione, che di recente ha subito una revisione importante con l’introduzione di un sistema di calcolo contributivo puro. Questa riforma pensioni avvocati prenderà però il via soltanto per i nuovi iscritti iscritti dal 2024.
Indipendentemente dal metodo di calcolo, la pensione viene erogata dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense (CNPAF) al lordo delle tasse dovute.
Vediamo dunque come andare a calcolare la pensione netta di un avvocato, così da capire meglio quale sarà effettivamente il suo potere di acquisto quando si ritirerà dal mondo del lavoro.
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Come funziona la pensione degli avvocati?
Il calcolo della pensione erogata secondo le regole attuali dalla Cassa Forense si compone di due quote:
- quota di base: calcolata con criterio retributivo;
- quota modulare: calcolata con metodo contributivo.
=> Calcolo Pensione Avvocati, guida 2022
Il montante contributivo individuale calcolato sulla base dei contributi versati annualmente viene rivalutato alla fine di ogni anno ad un tasso annuo di capitalizzazione pari al 90% della variazione media quinquennale del tasso di rendimento netto del patrimonio investito dalla Cassa in tale periodo, con un valore minimo dell’1,5% garantito da un fondo di riserva di rischio alimentato dal rimanente 10% del rendimento non attribuito all’iscritto.
Per visualizzare il proprio estratto conto contributivo, gli avvocati possono accedere alla propria Area Riservata sul sito dell’ente, visualizzando sia la propria situazione in modo riepilogativo (somme dovute e versate a titolo contributivo per ogni anno di iscrizione) che in modo più dettagliato (scomposizione delle somme dovute e versate relative all’anno selezionato).
=> Riforma Cassa Forense: Pensione Avvocati con il contributivo
Come viene tassata la pensione degli avvocati?
Per calcolare la pensione netta di un avvocato bisogna tenere conto della tassazione IRPEF applicabile, un po’ come avviene per lo stipendio. Da inizio 2022 sono in vigore i nuovi scaglioni IRPEF dal 2022 con aliquote suddivise in 4 fasce di reddito:
- scaglione (redditi fino a 15mila euro): aliquota IRPEF 23%;
- scaglione (redditi 15-28mila euro): aliquota IRPEF 25%;
- scaglione (redditi 28-50mila euro): aliquota IRPEF 35%;
- scaglione (oltre 50mila euro): aliquota IRPEF 43%.
=> Scaglioni e Aliquote IRPEF: riforma e guida completa
Esempio di calcolo della pensione netta di un avvocato con pensione lorda di 40.000 euro l’anno:
- 3.450 euro sui primi 15mila euro (aliquota 23%);
- 3.510 euro sui successivi 13mila euro (aliquota 27%);
- 4.560 euro sui rimanenti 12mila euro (aliquota 38%).
Complessivamente l’avvocato pagherà 11.520 euro di IRPEF, ottenendo una pensione al netto delle imposte IRPEF di 28.480 euro, pari a circa 2.190 euro al mese (per tredici mensilità).
Quali detrazioni si applicano alla pensione avvocati?
Gli scaglioni IRPEF sono validi per la generalità delle pensioni degli avvocati, ma per calcolare la pensione netta in maniera più precisa, oltre alle imposte, bisogna tenere conto delle possibili detrazioni fiscali alle quali si ha diritto. A differenza delle imposte IRPEF, le detrazioni fiscali si applicano in modo diversificato a seconda ceh si tratti di redditi da lavoro dipendente o da pensione.
Per quanto riguarda i pensionati:
- fino a 8.500 euro di reddito da pensione (no tax area) spettano fino a 1.955 euro di detrazione IRPEF (e non meno di 713 euro);
- tra 8.500 e 28.000 euro spetta una detrazione pari al rapporto tra 700+(1.955-700)*(28.000-reddito) e (28.000-8.500);
- tra 28.000 e 50.000 euro spetta una somma pari a 700 euro moltiplicati per (50.000-reddito)/50.000-28.000);
- oltre i 50.000 non spettano detrazioni.
Per i redditi da pensione compresi fra 25mila e 29mila euro, c’è una detrazione aumentata di 50 euro. La detrazione spettante deve essere rapportata ai giorni in cui spetta il diritto alla pensione nell’anno e non è cumulabile con le altre detrazioni sui redditi.
In più, anche gli avvocati in pensione hanno diritto a portare in detrazione le spese previste dalla normativa vigente (es. Bonus Ristrutturazioni, Ecobonus e così via).