Borse, Londra si compra il suo indice, il Ftse

di Barbara Weisz

12 Dicembre 2011 14:11

Il Lse, società che gestisce le borse di Londra e Milano, sale al 100% di Ftse Internationl, che possiede il Ftse 100 e non solo. Un po' di storia.

Il London Stock Exchange, ovvero la società che controlla la Borsa di Londra e quella di Milano, si compra il proprio indice, il Ftse. Per la precisione, acquista il 50% della società Ftse International Limited che ancora non possedeva, prendendola da Pearson, l’editore britannico che pubblica, fra gli altri, il Financial Times. Prezzo dell’operazione: 450 milioni di sterline.

Si tratta in qualche modo di un avvenimento molto tecnico, ma di notevole interesse per chi si occupa di finanza, visto che sono coinvolte istituzioni finanziarie di primissimo pinao e di notevole importanza sotrica: la Borsa di Londra, ovvero la principale istituzione della City, la Borsa di Milano, che ne è partner, la società che possiede il principale indice dei due mercati in questione, Londra e Milano, e la società editrice del Financial Times.

Del resto il nome stesso dell’indice, Ftse, è l’acronimo di Financial Times stock exchange. La società era nata come joint venture fra il Financial Times e la Borsa di Londra, e in seguito è diventata indipendente.

L’indice Ftse 100, il più rappresentativo della Borsa della capitale britannica, è probabilmente il prodotto più noto del Ftse Group, che in realtà calcola e gestisce circa 200mila strumenti finanziari e ha uffici a Londra, Francoforte, Hong Kong, Pechino, Shanghai, Madrid, Milano, Mumbai, Parigi, New York, San Francisco, Sydney e Tokyo.

Grazie all’acquisizione della quota, Lse sale al 100% di Ftse. L’acquisizione viene finanziata con risorse esistenti, e sarà finalizzata entro il primo trimestre 2012.

Per la società che gestisce le borse di Londra e Milano, l’acquisizione sarà importante per diversificare le strategie e aumentare l’offerta del Lse nei settori degli indici, dei derivati, e in generale dei prodotti e servizi finanziari.

Pearson, la società editrice del Ft che cede la sua quota del 50%, si concentrerà più sulle notizie e le analisi che non sul settore dei dati.

Soddisfazione per l’operazione è stata espressa da Mark Makepeace, Ceo di Ftse, e Xavier Rolet, CEO del London Stock Exchange Group. La borsa di Londra si è impeganta a mantenere l’indipendenza e la governance di Ftse.

Il Ftse 100 è uno dei più importanti indici di borsa del mondo, insieme al Dow Jones (Wall Street), al Nikkei (Tokyo), al Dj Euro stoxx 50 (che è un indice ponederato, più complesso dei due precedenti, che comprende i 50 maggiori titoli dei diversi mercati europei), o agli altri indici delle borse europee come il Cac 40 (parigi) o il Dax (Francoforte).

Il valore massimo mai raggiunto dal Ftse 100 risale al 30 dicembre del 1999, a quota 6950,6. Il parente più anziano e famoso del modo è senz’altro il Dow Jones, ovvero l’indice del Nyse, la cui storia risale al 1896, quando l’indice fu “creato” da Charles Henry Dow, uno dei padri dell’analisi tecnica nonchè fondatore della casa editrice del Wall Street Journal. Inizialmente, comprendeva 12 titoli, fra cui quello di General Electric, l’unica compagnia a stelle e strisce ad essere ancora fra le 30 più rappresentative di Wall Street.