I costruttori auto di Stati Uniti ed Europa sono più vicini dopo l’accordo tra General Motors e PSA Peugeot Citroen, che ha visto la prima acquistare una partecipazione azionaria del 7% all’interno della seconda, per un investimento di circa 300 milioni di euro.
Questa notizia mette definitivamente fine alla possibilità che il costruttore transalpino possa trovare una qualche intesa con il gruppo Fiat-Chrysler che, a questo punto, ha comunicato di voler puntare a trovare un partner asiatico.
Quello che ha spinto GM e PSA a puntare a un accordo è stato il desiderio di effettuare delle sinergie per portare a delle economie di scala e risparmi in fatto di produzione, ricerca e rilancio dei rispettivi marchi in un mercato, quello automobilistico europeo, che non sta andando bene per entrambe le aziende: PSA ha infatti visto ridursi gli utili e il fatturato a causa di una diminuzione delle vendite, mentre GM non riesce a rendere profittevole il suo brand europeo Opel che nel 2011 ha perso circa 600 milioni di euro, che si sommano a quelli degli anni precedenti e che rappresentano una nota stonata per la Casa del Michigan, che nel 2011 – a livello mondiale – ha registrato fatturato e utili.
L’intesa, come detto, porterà vantaggi e sinergie in 2 principali direzioni: da un lato la condivisione di piattaforme, componenti e moduli per assemblare auto piccole, medie, minivan e crossover, dall’altro la creazione di una “joint venture” per acquistare prodotti e servizi risparmiando circa 2 miliardi di euro in 5 anni, da investire poi sul mercato del vecchio continente.
GM e Psa continueranno comunque nella commercializzazione indipendente delle proprie vetture in alcuni casi facendosi anche una “liebra” concorrenza. Per vedere operativa questa partnership occorrerà attendere però il secondo semestre 2012 mentre il primo veicolo prodotto con piattaforma comune vedrà la luce non prima del 2016.