Sergio Marchionne e il primo ministro serbo Mirko Cvetkovic hanno inaugurato ufficialmente il nuovo stabilimento Fiat di Kragujevac, nel centro del Paese balcanico. Dopo 4 anni dalla firma del memorandum di intesa tra il costruttore auto e il governo della Serbia, in base al quale l’azienda torinese rilevavai capannoni della Zastava, e dopo un investimento di 1 miliardo di euro può dunque partire l’attività.
In base ai programmi, su una superficie complessiva di 1,4 milioni di metri quadrati, sarà prodotta la nuova Fiat 500L, la cui presentazione ufficiale ebbe luogo lo scorso anno al salone dell’auto di Ginevra.
Il premier serbo ha sottolineato l’importanza della manovra, elogiando il manager italiano per aver fatto un importante piano di ammodernamento di tutto il complesso produttivo. Marchionne ha risposto puntanto invece sul fatto che l’esecutivo di Belgrado “ha creato un clima dinamico e favorevole agli investimenti esteri. Per la Fiat è un grande privilegio contribuire alla crescita di questo Paese”.
Questo stabilimento rappresenta anche un’opportunità di occupazione per la Serbia e per Kragujevac in particolare, visto che a regime – ossia già a fine anno – darà lavoro a 2.400 persone, cui se ne aggiungono altri mille nell’indotto. Gli obiettivi di produzione parlano di 200.000 auto l’anno, che saranno esportate in Europa e in altri mercati al di fuori del continente a partire dagli ultimi mesi del 2012.
I lavori per riadattare l’impianto sono durati 3 anni e hanno visto una completa riqualifica delle infrastrutture, una ristrutturazione degli edifici e dei capannoni in modo da adattarli alle esigenze Fiat e l’installazione di nuovi macchinari e nuovi impianti che permetteranno la produzione della piccola vettura del Lingotto.
“Fra i nostri obiettivi – ha aggiunto Sergio Marchionne – non c’è solo quello di rendere l’impianto più moderno ma anche quello di trasformare questo luogo della Serbia centrale in un polo industriale, capace di attirare investimenti”. Per questo motivo, i vertici Fiat hanno realizzato un parco in cui far stabilire i propri fornitori.
La fabbrica serba non è nuova alla produzione di auto: già nel 1953 iniziò a produrre vetture Jeep, mentre nel 1954 siglò un accordo con la famiglia Agnelli e la Fiat, per la costruzione di alcune auto destinate al mercato dell’Europa orientale.