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Bonus Pubblicità al 50% fino al 2022

di Anna Fabi

Pubblicato 5 Gennaio 2021
Aggiornato 24 Marzo 2021 15:47

Proroga biennale del bonus pubblicità sull'intero investimento, ma restano escluse le emittenti radiotelevisive che applicano le vecchie regole: la misura in Legge di Bilancio 2021.

Proroga 2021 e 2022 per il Bonus Pubblicità, il credito d’imposta per investimenti pubblicitari su quotidiani e periodici, anche in formato digitale, e non solo per la spesa incrementale (non più necessaria). In pratica, viene riproposto per due anni il meccanismo più favorevole introdotto nel 2020 dal Cura Italia, ma solo per la stampa, anche online, mentre per le radio e tv locali resta la vecchia regola.

La proroga è inserita nel comma 608 della legge 178/2020, ossia la Legge di Bilancio 2021, che va modificare l’articolo 57-bis del decreto legge 50/2017, la misura che ha introdotto il credito, introducendo un nuovo comma 1-quater. 

Il Bonus Pubblicità 2021-22 è qujndi così calibrato:

  • stampa quotidiana e periodica, anche online: credito d’imposta al 50% dell’investimento effettuato (e non solo sulla parte incrementale) e non è più richiesto il requisito dell’incremento minimo dell’1% di spesa rispetto all’anno precedente.
  • Emittenti radiotelevisive locali: credito d’imposta al 75% dell’investimento incrementale rispetto all’anno precedente. Per l’accesso al bonus pubblicità, in questo caso, è richiesto un investimento incrementale pari ad almeno l’15 rispetto all’anno precedente.

Le risorse per il bonus investimenti pubblicitari su quotidiani e periodici, cartacei e digitali, restano le stesse già previste nel 2020: 50 milioni (degli 85 milioni totali, 35 spettavano all’emittenza radiotelevisiva). Nel caso in cui venga superato il plafond di risorse, si procede con una ripartizione percentuale (per cui, sostanzialmente, scende la percentuale di credito d’imposta disponibile per ciascun richiedente, in base al numero di domande presentate).

=> Bonus pubblicità: online beneficiari e importi

Il credito d’imposta si utilizza in compensazione, attraverso il modello F24, la domanda si presenta all’Agenzia delle Entrate attraverso apposita procedura telematica. Di norma (2020 a parte, causa Covid), si invia una comunicazione dal primo al 31 marzo dell’anno per il quale si chiede l’agevolazione, poi una dichiarazione nel mese di gennaio dell’anno successivo che attesta gli investimenti effettuati.

Le modalità attuative restano quelle previste dal Dpcm 90/2018, sul portale del Dipartimento per l’editoria si possono consultare tutti i provvedimenti normativi e di prassi, schede riassuntive e FAQ con risposte ai principali dubbi.