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Taglio IMU e TASI prima casa, anche in affitto

di Barbara Weisz

18 Settembre 2015 11:27

Via TASI sulla prima casa di proprietari inquilini, stop ad IMU agricola e imbullonati, fondo compensativo per i Comuni: verso la Legge di Stabilità 2016.

Abolizione TASI prima casa ed IMU agricola e su imbullonati nella prossima Legge di Stabilità 2016: come prevedibile, si accende il il dibattito sull’annuncio del premier Renzi, soprattutto in relazione alle risorse. IMU e TASI sono infatti imposte locali e quindi i Comuni vogliono evitare la perdita di gettito, chiedendo che sia lo Stato a farsene carico con uno stanziamento ad hoc di 5 miliardi di euro, da versare nelle casse delle amministrazione municipali.

=> Legge di Stabilità 2016: taglio tasse alle imprese

Taglio TASI

Il ministro del Tesoro Padoan ha confermato in un question time alla Camera che la Legge di Stabilità conterrà il taglio della TASI sulla prima casa, aggiungendo un nuovo tassello: la misura riguarderà proprietari ma anche inquilini in affitto, per:

«evitare un’evidente disparità di trattamento fra contribuenti».

=> TASI: abolizione e risparmi

Taglio IMU

Renzi ha annunciato l’eliminazione dell’IMU agricola dal gennaio 2016, così come l’abolizione dell’IRAP agricola. In vista c’è anche l’abolizione dell’IMU sugli imbullonati (i macchinari fissi delle imprese). Una serie di provvedimenti che, come si vede, vanno nella direzione di alleggerire il peso del Fisco non solo sulle famiglie (prima casa) ma anche sul mondo produttivo (IMU e IRAP agricola e imbullonati).

Coperture

Se tutte queste imposte saranno tagliate, nelle casse delle amministrazioni verranno a mancare 5 miliardi di euro, che dovranno essere necessariamente compensate con risorse centrali per colmare il mancato gettito ed evitare ripercussioni locali. Il presidente ANCI (associazione comuni d’Italia), Piero Fassino, ricorda infatti:

«la TASI sulla prima casa ha un valore pari a 3,6 miliardi, l’IMU agricola è pari a 300 milioni e l’IMU sui cosiddetti imbullonati varia tra i 500 ed i 700 milioni di euro».

Su questo punto, il Consiglio Matteo Renzi ha fornito ampie garanzie.