Stop ai contanti per qualsiasi tipo di prestazione medica in regime di intramoenia anche presso gli studi professionali (per favorire una completa tracciabilità dei pagamenti) e nuove regole per i medici che esercitano la libera professione: sono alcune delle nuove norme previste dal Decreto Sanità messo a punto dal ministro Renato Balduzzi e approvato dal Consiglio dei Ministri il 5 settembre 2012.
Pagamento prestazioni
Il decreto impone sempre transazioni tracciabili – bancomat, carte di credito, prepagate, assegni, bonifici – per tutte le prestazioni (visite, esami, interventi) intramoenia (intramurarie) : si applica dunque agli specialisti che lavorano per il Servizio Sanitario Nazionale ma svolgono anche la libera professione utilizzando strutture ospedaliere o ambulatori pubblici o convenzionato con il SSN.
Le nuove disposizioni si applicano per queste prestazioni anche se il costo è inferiore ai mille euro, mentre questo generico limite di legge – oggi valevole per qualsiasi tipo di pagamento in contanti – si applica solo agli studi privati.
Studi professionali
Cambiano anche le regole sui luoghi in cui è possibile l’esercizio della professione intramuraria, uscendo dal regime transitorio dopo circa un decennio e fissando precisi paletti: entro il prossimo 30 novembre verrà effettuata una ricognizione – sotto la responsabilità delle Regioni, degli spazi disponibili per l’intramoenia procedendo secondo elementi stringenti, ad esempio tenendo conto delle prestazioni effettuate negli ultimi due anni.
L’attività verrà autorizzata solo in: strutture ospedaliere o Asl, aziende ospedaliere universitarie, policlinici universitari, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico; spazi esterni per i quali l’ospedale o ente pubblico preveda specifica convenzione; studi esterni (anche lo studio privato del medico) dotati a proprie spese di collegamento in rete entro il prossimo 30 aprile 2012.