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Esenzione Canone RAI, autocertificazione entro il 30 aprile

di Barbara Weisz

Pubblicato 24 Marzo 2016
Aggiornato 9 Marzo 2018 18:58

Chi vuole chiedere l'esenzione canone RAI deve presentare domanda all'Agenzia delle Entrate entro il 30 aprile: prime indicazioni in attesa del provvedimento del Fisco.

C’è tempo fino al 30 aprile 2016 per richiedere l’esenzione dall’addebito del Canone RAI in bolletta elettrica partire da luglio, oppure entro il 10 maggio se si sceglie l’opzione online: è questa la scadenza per l’invio della comunicazione contenente la autocertificazione sul mancato possesso dell’apparecchio televisivo o su altre cause che esentano dall’imposta. L’adempimento è importante, perché da questo 2016 scatta la riforma del canone RAI contenuta in Legge di Stabilità, in base alla quale il canone scende a 100 euro annui ma si paga direttamente in bolletta elettrica, recapitata a tutti i titolari di un’utenza attiva per la fornitura di elettricità ad uso domestico.

=> Canone RAI in bolletta: prime istruzioni 2016

La titolarità dell’utenza è dunque il fattore discriminate per l’addebito dell’imposta: tale contratto è sufficiente, per legge, a far presumere il possesso di un televisore, presupposto per dover pagare il canone RAI.

Chi non possiede un apparecchio televisivo deve dichiararlo con apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate, Direzione provinciale I di Torino – Ufficio territoriale di Torino I – Sportello S.A.T. (abbonamenti televisivi) – Casella Postale 22 – 10121 – Torino. 

In un provvedimento ad hoc, il Fisco dettaglia le modalità di presentazione e fornisce il modello da compilare:

=> Scarica il modello esenzione Canone RAI

Attenzione: tutti coloro che vogliono chiedere l’esenzione, anche se l’avevano già ottenuta negli anni scorsi, devono ripresentare la domanda ogni anno. E’ uno dei cambiamenti introdotti con la riforma: prima, con il permanere delle condizioni di esenzione, non era necessario ripresentare la richiesta tutti gli anni; ora invece l’esenzione vale per un solo anno.

=> Riforma canone RAI: scadenze, rate, sanzioni, rimborsi

Casi particolari

Chi usa il televisore solo come monitor per il pc o per guardare videocassette deve pagare il canone RAI, quindi non può inviare l’autocertificazione indicandolo come motivo di esenzione. A far scattare la tassa è comunque il possesso di un apparecchio atto a ricevere il segnale televisivo. Tra l’altro, non è più possibile chiede l’esenzione dal canone richiedendo la suggellazione degli apparecchi.

=> Canone RAI: ecco gli apparecchi tassati

Chi ha un pc collegato in rete e quindi utilizzabile per guardare programmi televisivi, oppure un vecchio televisore analogico, non deve pagare il canone RAI, dovuto solo da chi ha un televisore collegato con il digitale terrestre o satellitare. In questi casi si può inviare richiesta di non addebito in bolletta.

Nel caso di appartamento ammobiliato in affitto, il canone RAI è pagato dall’inquilino, anche se il proprietario della televisione è il titolare dell’immobile. In questo caso, se il proprietario è titolare di questa utenza (e magari non della propria, intestata al coniuge, per la propria abitazione principale) non deve comunque risponderne,  eventualmente inviando autocertificazione.