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Siamo una SNC che svolge ristrutturazioni. Il committente ci chiede lo sconto in fattura per interventi agevolati con detrazione fiscale al 50%, contro cessione del credito. La banca ci acquista il credito ceduto, riconoscendoci però solo l’80% del credito. Come recuperare il 20% che la banca non paga?
Se ho capito bene la situazione da lei esposta, il restante 20% di credito che il committente vi ha ceduto va recuperato in compensazione di imposte. Il meccanismo è il seguente: applicando lo sconto in fattura, voi avete a disposizione un credito di imposta pari alla detrazione spettante. In pratica, pari allo sconto che avete applicato. Però nel vostro caso c’è anche la cessione del credito. Quindi, avete ceduto alla banca il vostro credito d’imposta. L’istituto di credito, a quanto capisco, vi ha acquistato l’80% di questo credito (da voi acquisito applicando lo sconto in fattura).
Quindi, in pratica a voi resta un 20% di credito d’imposta, che potete utilizzare in compensazione, con la stessa ripartizione in quote annuali prevista dalla detrazione originaria (nel vostro caso, dovrebbero essere dieci rate, perché se ho capito bene avete utilizzato lo sconto in fattura per una ristrutturazione agevolata al 50%).
Trova tutte le istruzioni nel dettaglio, anche relative alle pratiche necessarie di comunicazione al Fisco, nel provvedimento dell’Agenzia delle entrate dell’8 agosto 2020.
Ricordiamo che lo sconto in fattura è un’opzione e non un obbligo, quindi si ha sempre la possibilità di scelta rispetto alla proposta del committente. Il quale, evidentemente, ha però a sua volta la possibilità di rivolgersi a un’altra impresa.