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Rivalutazione partecipazioni e terreni: guida alle agevolazioni 2023

di Barbara Weisz

11 Gennaio 2023 12:00

Come funziona la rivalutazione 2023 al 16% di terreni e partecipazioni societarie, comprese le quotate: perizia e prima o unica rata entro il 15 novembre.

Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 alla rivalutazione delle partecipazioni, sono due: per la prima volta vengono inserite anche le società quotate, e rispetto alle precedenti proroghe sale l’aliquota agevolata, al 16% (l’anno scorso era al 14%, nel 2021 all’11%).

Per il resto, le regole sono le stesse: possono rivalutare le partecipazioni le persone fisiche, gli enti non commerciali e alcune tipologie di PMI, bisogna effettuare una perizia giurata che attesti il valore del bene, l’operazione può riguardare anche i terreni edificabili o con destinazione agricola.

Il vantaggio è determinato dalla possibilità di aumentare il valore fiscalmente riconosciuto dei beni applicando una tassazione agevolata rispetto a quella ordinaria sulle plusvalenze, che è pari al 26%. Situazioni classiche in cui rappresenta un vantaggio: ingresso di nuovi soci, passaggio generazionale. Vediamo tutto.

Come funziona l’agevolazione

La misura è contenuta nei commi 108 e 109 della legge 197/2022 (la legge di Bilancio 2023). La rivalutazione può riguardare partecipazioni (titoli, quote o diritti) negoziate o non nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione, e i terreni edificabili e con destinazione agricola. Qui c’è la prima novità: rappresentata appunto dall’inserimento delle società quotate.

Possono avvalersi della misura i seguenti soggetti che al primo gennaio 2023 possiedono i beni al di fuori dell’esercizio di impresa, arti o professioni:

  • persone fisiche, per le operazioni non rientranti nell’esercizio di attività commerciali;
  • società semplici e soggetti a esse equiparate;
  • enti non commerciali;
  • non residenti privi di stabile organizzazione in Italia.

Adempimenti per la rivalutazione partecipazioni

Il primo passaggio per esercitare l’opzione è la perizia giurata, da effettuarsi entro il 15 novembre 2023, rivolgendosi a un professionista abilitato.

  • Per i terreni, deve trattarsi di soggetti competenti in maniera urbanistica, iscritti agli albi degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, degli agrotecnici, dei periti agrari e dei periti industriali edili nonché dei periti regolarmente iscritti alle Cciaa.
  • Per le partecipazioni, sono legittimati gli iscritti all’albo dei dottori commercialisti, dei ragionieri e dei periti commerciali nonché gli iscritti nell’elenco dei revisori legali dei conti. Questo documento attesta il valore del bene al primo gennaio 2023.

Per il versamento dell’imposta sostitutiva del 16% la scadenza è il 15 novembre 2023. E’ possibile pagare in tre rate annuali, su quelle successive alla prima (da pagare entro il 15 novembre del 2024 e del 2025), sono dovuti gli interessi del 3%.

In dichiarazione dei redditi, i dati sulla rivalutazione vanno riportati nelle apposite sezioni dei quadri RM (terreni) e RT (partecipazioni) del modello Redditi riguardante l’anno in cui è stata effettuata la rivalutazione.

L’operazione produce effetto dal momento in cui si paga l’intera somma dovuta, oppure la prima rata.