Tratto dallo speciale:

Pensione di reversibilità: come viene tassata nel 730

di Noemi Ricci

10 Maggio 2023 14:45

Pensione di reversibilità in dichiarazione dei redditi: quando è obbligatorio il Modello 730, come si calcolano le tasse e come ottenere la CU INPS.

La pensione di reversibilità è a tutti gli effetti un reddito soggetto a tassazione da indicare nella dichiarazione dei redditi con modello 730, essendo imponibile IRPEF.

Vediamo in dettaglio come è tassata la pensione di reversibilità e come si fa la dichiarazione dei redditi.

A chi spetta la pensione di reversibilità?

La pensione di reversibilità spetta ai superstiti del lavoratore o del pensionato deceduto: ne ha diritto il coniuge (anche in unione civile o dopo separazione con addebito e senza diritto all’assegno di mantenimento), i figli (compresi gli equiparati, minorenni o maggiorenni a carico, se studenti di scuola media o professionale fino a 21 anni e universitari fino a 26 anni, mentre non ci sono limiti di età in caso di figli inabili al lavoro) e in alcuni casi anche genitori,  sorelle e fratelli del defunto.

Chi percepisce la pensione di reversibilità deve fare il 730?

Sì. La pensione di reversibilità deve essere riportata in dichiarazione dei redditi con modello 730 insieme all’eventuale reddito da lavoro dipendente. Sono somme che si cumulano e contribuiscono ad aumentare il reddito imponibile IRPEF e quindi le tasse da pagare.

Quali pensioni ai superstiti sono esonerate dal 730?

Si è esonerati dal presentare il modello 730 nel caso in cui si percepisca una sola pensione e non si abbiano proprietà immobiliari, ad esclusione della prima casa. Questo perché lo Stato è già a conoscenza di tutti i redditi posseduti e allora basta la Certificazione Unica dell’ente pensionistico. Diversamente, serve la Dichiarazione dei Redditi, utile anche nel caso in cui si vogliano recuperare rimborsi IRPEF tramite detrazioni.

Quante tasse si pagano sulla pensione di reversibilità?

Fondamentalmente, sulla pensione di reversibilità ai superstiti si pagano le stesse previste dalle altre forme previdenziali, che costituiscono reddito imponibile.

La pensione di reversibilità viene quindi tassata al pari dei redditi di pensione, ad eccezione delle pensioni di reversibilità percepite dai familiari delle vittime della criminalità organizzata e del terrorismo.

Come si calcola l’IRPEF sulla pensione?

Per calcolare le tasse sulla pensione e quindi conoscere la pensione netta, è necessario applicare gli scaglioni IRPEF, aggiungere a questa tassazione le addizionali regionale e comunale all’IRPEF. La no tax area arriva a 8.500 euro e per le detrazioni è stato fissato un massimo di 1.955 euro (rispetto ai precedenti 1.880 euro) ed un minimo di 713 euro, modulati in base allo scaglione.

Come si calcolano le tasse sulla pensione?

L’INPS applica le aliquote d’imposta sugli attuali quattro scaglioni di reddito previsti. Il Trattamento Integrativo (il Bonus IRPEF da 100 euro al mese o da 1200 l’anno) è al 100% per i redditi fino a 15mila euro e si azzera sopra i 40mila; dal cedolino pensione sono usciti gli assegni familiari per chi rientra nei requisiti dell’Assegno unico (continuano invece ad essere riconosciuti alle famiglie composte dal coniuge e da eventuali fratelli, sorelle e nipoti a carico).

Come scaricare il CUD della pensione di reversibilità?

L’Istituto di previdenza nazionale mette a disposizione dei pensionati, anche di reversibilità, la CU della pensione INPS entro il 16 marzo di ogni anno. La Certificazione Unica INPS è visionabile online, scaricabile e stampabile, richiedibile anche a casa per posta o per email.

Per scaricare l’ex CUD, ossia la CU (Certificazione Unica) della propria pensione di reversibilità, relativa alle prestazioni previdenziali erogate nel mese precedente dall’INPS, basta accedere al sito dell’Istituto utilizzando il servizio dedicato, autenticandosi nell’area riservata “MyINPS” con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa è possibile:

  •  utilizzare l’app INPS Mobile;
  • chiamare il Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile, o il risponditore automatico al numero verde 800 434 320, e chiedere che la CU venga spedita al proprio domicilio. Per i pensionati residenti all’estero il numero (+39) 06 164164 (abilitato alle chiamate da rete mobile), servizio con operatore attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 (ora italiana) e il sabato dalle 8 alle 14 (ora italiana);
  • inviare una PEC con la richiesta di ricevere a tale indirizzo al CU scrivendo a richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it e allegando copia del documento di identità del richiedente;
  • inviare una email all’indirizzo richiestacertificazioneunica@inps.it per chiedere che la CU venga spedita al proprio domicilio.