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Iscrizione Vies: procedura online

di Nicola Santangelo

Pubblicato 11 Aprile 2014
Aggiornato 16 Novembre 2018 09:37

Iscriversi al Vies è oggi più facile poiché è operativo il servizio di registrazione telematica. I titolari di Partita Iva abilitati a Fisconline o Entratel possono, infatti, presentare istanza per chiedere l’inclusione al Vies (Vat Information Exchange System), l’archivio informatico dei soggetti abilitati ad effettuare operazioni intracomunitarie.

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Per effettuare operazioni con altri Paesi UE i titolari di Partita Iva devono presentare istanza per entrare nell’elenco Vies. La procedura tradizionale prevede la presentazione di un’istanza a mano, con raccomandata o tramite Posta Elettronica Certificata. A questo si affianca anche una nuova procedura più veloce in quanto telematica.

Per iscriversi al Vies tramite il nuovo servizio è necessario accedere ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione “Servizi per comunicare”. Si dovrà, quindi, accedere al servizio “Comunicare istanza di inclusione nell’archivio Vies”. Tramite queste funzionalità sarà possibile trasmettere all’Agenzia delle Entrate l’istanza per chiedere l’inclusione dell’archivio informatico dei soggetti autorizzati a effettuare operazioni intracomunitarie.

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Entro trenta giorni dalla ricezione dell’istanza l’Agenzia delle Entrate dovrà verificare i dati ed effettuare una valutazione preliminare del rischio di evasione. In caso di esito negativo verrà emanato un provvedimento di diniego.

In particolare l’Agenzia delle Entrate fornirà una risposta negativa nel caso di mancanza dei requisiti oggettivi e soggettivi Iva che comportano la cessazione d’ufficio della Partita Iva ovvero a seguito di analisi di rischio della posizione del contribuente o di riscontro sull’esattezza e completezza dei dati forniti per l’identificazione ai fini Iva anche con le norme europee. L’ufficio, inoltre, eseguirà una verifica sul soggetto al fine di riscontrare eventuali gravi inadempimenti relativi agli obblighi dichiarativi Iva nei cinque periodi d’imposta precedenti a quello in corso alla data di presentazione della dichiarazione di volontà o precedenti coinvolgimenti in frodi fiscali o altri elementi rappresentativi di criticità e di rischio.