Expo 2015, il futuro delle imprese

di Alessandro Vinciarelli

25 Settembre 2009 16:20

Expo 2015 sarà una grande occasione di condivisione e crescita per le imprese, ma anche di promozione internazionale, di innovazione e sviluppo sostenibile

Il percorso verso Expo 2015 è appena cominciato, ma già da oggi le competenze delle imprese possono offrire un contributo significativo. Questa, in estrema sintesi, è la richiesta del sindaco di Milano e commissario straordinario di Expo 2015 Letizia Moratti, a cui le aziende sono invitate a rispondere per il successo dell’evento.

Expo 2015 è “un’opportunità per l’Italia intera” – dice il presidente del progetto Expo di Confindustria, Diana Bracco – e rappresenta «l’occasione per valorizzare le eccellenze della nostra ricerca, attrarre investimenti, dare visibilità dei prodotti Made in Italy».

L’obiettivo di Expo 2015 è anche quello di non trascurare nessun aspetto competitivo del Paese, che mai come in questo momento di difficoltà finanziaria ha la necessità di promuovere l’imprenditorialità e lo sviluppo.

Promozione internazionale, innovazione e sviluppo sostenibile, mobilità e reti sono solo tre dei gruppi di lavoro che porteranno valore aggiunto all’Expo 2105.

L’evento sarà infatti anche un’opportunità per lavorare sulle tecnologie mobili – spiega il presidente di Vodafone Italia, Pietro Guindani – e in particolare su quattro aspetti rilevanti: infrastrutture in fibra, servizi al cliente, applicativi funzionali e tecnologie di presentazione.

Le novità e le competenze che avranno culmine a maggio 2015 si protrarranno oltre la data dell’evento e dovranno tenere in considerazione anche le nuove professionalità che nasceranno con l’Expo 2015 e con le tecnologie in esso promosse.

“L’Expo per il mondo imprenditoriale dovrà essere un’eredità da lasciare alla generazione 2015 per i decenni a venire” – conclude Gianfranco Casati, ad di Accenture e coordinatore del gruppo di lavoro Expo-Generation e nuove professionalità – “Dovremo impegnarci per sviluppare capacità per oltre 4 milioni di studenti”.