
Prosegue la spinta al rialzo dei tassi di interesse, dopo il settimo rialzo consecutivo deciso dalla BCE il 4 maggio. A fare le spese della persistente stretta monetaria volta a contrastare l’inflazione sono inevitabilmente, ancora una volta, il costo e le rate dei mutui.
Di questo passo, per i nuovi finanziamenti, secondo la Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), la rata dei mutui a tasso fisso (con un tasso medio di oltre il 5%) potrebbe anche raddoppiare, per quelle dei mutui a tasso variabile il rincaro rispetto ai precedenti contratti salirà del 50-60%.
Impatto sui mutui dei rialzi BCE di maggio
Il rialzo dei tassi BCE attende un nuovo impatto sui mutui a tasso variabile legati all’indice Euribor, con la conseguenza di un ennesimo aumento della rata mensile.
Per fare un esempio, per un mutuo ipotecario ventennale a tasso variabile di importo pari a 150mila euro, rispetto a settembre 2022, il costo della rata è salito del 25% e il monte interessi del 36%. In media il rincaro è di circa 20 euro, passando in media da 936 a 957 euro.
Ma come individuare invece il tasso più conveniente per chi si appresta a richiedere adesso un nuovo mutuo? Il mutuo a tasso fisso si conferma per il momento la scelta migliore per chi deve accendere un finanziamento ipotecario, generando un risparmio di oltre il 7% rispetto al variabile.
- Con l’aumento di altri 25 punti deciso il 4 maggio, ed ipotizzando un analogo rialzo a giugno, la rata di un mutuo a tasso variabile costa infatti oltre il 30% in più di un anno fa.
- E, seppur stimando un rialzo anche per il tasso fisso (15 bps sui mutui a 30 anni e 20 bps per quelli a 20 anni), a luglio un tasso fisso da 20 anni costerebbe il 4% in meno rispetto ad uno a costo variabile.
Tassi Euribor al 5 maggio 2023
Euribor | Fixing |
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EURIBOR 1M | 3,099% |
EURIBOR 3M | 3,28% |
EURIBOR 6M | 3,575% |
EURIBOR 1A | 3,77% |
Tassi Eurirs del 5 maggio 2023
Eurirs – Irs | Fixing |
---|---|
IRS 10A | 2,98% |
IRS 15A | 3,02% |
IRS 20A | 2,91% |
IRS 25A | 2,76% |
IRS 30A | 2,63% |