Il rapporto COTEC 2008 sull’innovazione – presentato in questi giorni nell’ambito della prima “Giornata Nazionale dell’Innovazione” – conferma l’aumento degli investimenti in Ricerca e Sviluppo da parte delle aziende italiane.
La spesa nel periodo 2000-2005 è cresciuta quasi del 6%, pari a oltre la metà degli investimenti complessivi effettuati in questo senso nel Paese. Un dato rilevante, che sottolinea la cultura dell’innovazione ormai radicata nel tessuto produttivo italiano, strumento chiave di ottimizzazione dei processi, differenziazione dell’offerta e quindi competitivtà sui mercati.
Anche le Pmi rientrano in questo emergente quadro di dinamismo in chiave ICT: una realtà ormai ben nota, che proprio tra i “piccoli” mostra segnali di forte consolidamento. Lo dimostra la significativa quota del 12% di fatturato frutto proprio dell’immissione sul mercato di prodotti e servizi innovativi.
Meno positivo, però, lo scenario in termini di distribuzione geografica. Rispetto al PIL, manca ancora al Sud quel “sentire IT” che è evidente nelle percentuali: mentre in testa troviamo il Piemonte (1,81%) in coda c’è la Calabria 0,37%), fanalino di coda assieme a Sardegna e Campania (0,8%, 4%, 5,8%) anche per quanto riguarda i brevetti europei, un settore in cui trionfano Emilia Romagna (107,6 per milione di abitanti) e Lombardia (93,9).
Il Rapporto annuale sull’innovazione, alla sua seconda edizione, è curato dalla Fondazione per l’Innovazione Tecnologica COTEC e presenta in un quadro sinottico i dati statistici relativi a quattro aree tematiche: condizioni di base per lo sviluppo innovativo del Paese, sforzo di innovazione prodotto dalle imprese, sistema dell’istruzione e della formazione e ruolo del sistema pubblico a sostegno dell’innovazione.