Intesa per sviluppo Pmi nel Mezzogiorno

di Alessandra Gualtieri

31 Ottobre 2007 09:15

Il parco scientifico AREA di Trieste e Confindustria Reggio Calabria avviano il progetto STT-RC, per il supporto tecnico-imprenditoriale alle imprese calabresi

Innovazione d’impresa, cooperazione tecnologica, sviluppo locale: questi i punti cardine del protocollo d’intesa siglato fra AREA Science Park di Trieste, uno dei più grandi parchi scientifici europei, e Confindustria Reggio Calabria, per la creazione di un polo tecnico-imprenditoriale destinato ad offrire supporto alle piccole e medie imprese locali impegnate nei processi di sviluppo tecnologico.

L’iniziativa prende vita nell’ambito del ‘Progetto STT-RC’ volto a rafforzare la competitività del territorio attraverso la formazione ed il trasferimento tecnologico alle PMI di conoscenze e tecnologie provenienti dal mondo della ricerca, stimolando la nascita di progetti imprenditoriali che puntano all’innovazione organizzativa, di processo e di prodotto.

La nuova struttura reggina si avvarrà della competenza ed esperienza maturata dall’Innovation Network, rete di Centri di Competenza del Friuli Venezia Giulia attiva dal 2003 e riconosciuta come best practice europea. Ad animare il team di supporto, un pool di “manager dell’innovazione” che opererà in sinergia con le aziende locali.

Il Know-how di AREA, pertanto, si tradurrà in tutta una serie di interventi di consulenza specialistica, assistenza tecnologica e normativa, ricerca di competenze, analisi di fattibilità, gestione relazioni internazionali, documentazione brevettuale, sviluppo di nuove figure professionali nel processo di trasferimento tecnologico.

«L’allargamento dell’Unione Europea e l’avvio nel 2010 dell’Area di Libero Scambio nel Mediterraneo costringe le imprese meridionali a porre in essere progetti di integrazione produttiva a forte specificità territoriale capaci di far emergere tra i vari competitor la vera innovazione che crea valore», ha dichiarato a margine della firma del protocollo Francesco Femia, di Confindustria Reggio Calabria.

«L’accordo rappresenta un primo esempio di ‘esportazione’ sul territorio italiano di questo modello, con l’obiettivo di replicarne i risultati: oltre 1300 interventi di innovazione e una stima di 59 nuovi brevetti derivanti dalle attività svolte».