Tratto dallo speciale:

Ottava salvaguardia, le richieste degli esodati

di Barbara Weisz

Pubblicato 2 Agosto 2016
Aggiornato 7 Aprile 2017 10:37

Approvazione in tempi rapidi dell'ottava salvaguardia esodati, che comprenda tutti gli esclusi dai precedenti provvedimenti utilizzando risorse già stanziate: le richiesta della Rete comitati esodati.

Mentre in Parlamento prosegue l’iter sulla proposta di legge di ottava salvaguardia, la Rete dei comitati degli esodati rivolge un nuovo appello al Governo  e al Parlamento perché risolvano definitivamente la situazione dei 34mila lavoratori rimasti senza pensione e senza lavoro dopo la riforma Fornero che non sono stati tutelati dai precedenti provvedimenti.

=> Ottava salvaguardia esodati: due leggi in Parlamento

Dall’ultimo report INPS, spiegano gli esodati, «emerge esplicitamente che i posti ancora a disposizione per un nuovo provvedimento di salvaguardia sono almeno 34mila». A fronte «di una potenziale platea di 172mila 466 aventi diritto sono state accolte finora 127mila 632 domande, mentre 10mila 395 risultano ancora giacenti in attesa di istruttoria». Quindi, in base a questi calcoli, ci sono 34mila 439 esodati ancora da salvaguardare per i quali sono già disponibili finanziamenti in base alla Legge di Stabilità 2016, ai quali bisogna aggiungere le eventuali istanze che avranno esito negativo fra le 10mila 395 in istruttoria.

=> Ottava salvaguardia: ecco gli esodati previsti

Il Comitato degli esodati ritiene che la proposta Damiano-Gnecchi, in commissione Lavoro alla Camera, pur perfettibile, «risponda a gran parte delle richieste rivolte in questi anni a Governo e Parlamento» e chiede che, «con opportune e possibili integrazioni» venga assicurato un percorso parlamentare che consenta una rapida approvazione entro settembre. Le altre richieste alle istituzioni:

  • immediata chiusura delle istruttorie della settima salvaguardia;
  • sollecita ed urgente chiusura della Conferenza di Servizi che certifichi i reali risparmi derivanti dalle sette precedenti salvaguardie documentati dall’INPS;
  • pieno reintegro delle somme prelevate dal “Fondo Esodati” di cui al comma 235 della legge 228/2012 ed utilizzate per svariati capitoli di spesa incoerenti rispetto al dettato legislativo che regolamenta il fondo stesso;
  • utilizzo integrale di tutti gli 11,6 miliardi già stanziati per gli “esodati” con un nuovo definitivo provvedimento che ricomprenda tutti gli esclusi, non essendoci alcun nuovo onere aggiuntivo a carico dello Stato;
  • pieno sostegno del Governo alla nuova proposta di legge parlamentare per l’ottava salvaguardia in esame alla Commissione Lavoro della Camera.