Quota 100 per residenti all’estero

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 2 Gennaio 2020
Aggiornato 13 Dicembre 2022 08:57

Maria chiede:

Risiedo e lavoro in Canada. In base alla circolare n. 117 del 09.08.2019, gli anni di lavoro autonomo all’estero potranno servirmi al raggiungimento della quota 100 per la presentazione della domanda di pensione anticipata?

Direi di sì, perché fra Italia e Canada c’è una convenzione bilaterale che regolamenta, fra le altre cose, la materia pensionistica.

Mi spiego meglio: in generale, la norma prevede che ai fini della quota 100 siano validi i contributi versati all’estero, se nei paesi Ue o in stati extra Ue che abbiano specifiche convenzioni con l’Italia.

=> Totalizzare contributi esteri in gestione INPS

Il riferimento è proprio la circolare INPS che lei cita, 117/2019.

Il requisito contributivo previsto per la pensione quota 100 – si legge – può essere perfezionato anche con la contribuzione estera non coincidente maturata in Paesi a cui si applicano i regolamenti dell’Unione Europea di sicurezza sociale ovvero in Paesi extracomunitari legati all’Italia da convenzioni bilaterali di sicurezza sociale, che prevedono la totalizzazione internazionale.

Stessa regola, per il cumulo dei contributi.

Per quanto riguarda il Canada, trova tutte le informazioni relative alla convenzione di riferimento nella circolare 154/2017.

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Risposta di Barbara Weisz