Rendita vitalizia per i contributi omessi

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 12 Novembre 2018
Aggiornato 4 Agosto 2021 11:42

Rosa chiede:

Dall’estratto conto previdenziale non risultano alcuni periodi di lavoro effettuati in Amministrazione Statale anche se la documentazione in originale attesta che i contributi assicurativi e previdenziali sono stati versati all’INPS e all’ENPDEDP. Mi è stato consigliato di fare domanda di Rendita Vitalizia. Pongo una domanda: la richiesta si effettua in quali casi? E sopratutto, perchè bisogna richiedere una rendita vitalizia per servizi prestati allo Stato?

La rendita vitalizia è sostanzialmente una forma di riscatto di contributi non versati dal datore di lavoro (pur essendo tenuto a farlo), ma per i quali sono scaduti i termini di prescrizione (quinquennali, in base alla legge 335/1995). In questo caso, l’unica strada percorribile è quella della rendita, che consente di farsi accreditare i contributi omessi pagando un onere di riscatto, e rivalendosi, poi, sull’impresa inadempiente.

Per i dipendenti pubblici la situazione è diversa: per diverse casse, ora confluite nell’INPS, l’istituto paga comunque la pensione al lavoratore considerando tutti i periodi di lavoro e si rivale poi sulle casse in questione. Non mi pare, però, che fra questi ex istituti previdenziali pubblici ci sia anche l’ENPDEDP, a cui lei fa riferimento. Quindi, mi pare possibile che il consiglio che le hanno dato sia corretto. Le consiglio però di rivolgersi direttamente all’INPS per avere chiarimenti più specifici. Un utile riferimento di prassi può essere rappresentato dalla circolare INPS 169/2017.

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Risposta di Barbara Weisz