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APE Volontaria, come fare domanda

di Barbara Weisz

Pubblicato 14 Febbraio 2018
Aggiornato 5 Marzo 2018 15:30

Guida alla domanda di APE Volontaria, in due tempi, sul sito INPS: requisiti e casi particolari per esodati e pensioni contributive, scadenze, domanda di certificazione e di prestito pensionistico.

I termini per richiedere l’APE Volontaria sono aperti: si può già presentare online la domanda di certificazione del diritto sul sito INPS. Ottenuta la risposta positiva dall’ente previdenziale, si potrà richiede l’anticipo pensionistico: l’iter completo richiede però oltre due mesi, visto che l’INPS ha 60 giorni di tempo per rispondere alla prima istanza, che può essere presentata anche tramite CAF.  Tutte le istruzioni sono contenute nella circolare INPS 28/2018, applicativa dei commi 166 e seguenti della legge 232/2016.

=> L’APE Volontaria è partita, domande aperte

Domanda di certificazione APE

La domanda può essere presentata dall’interessato o da intermediari autorizzati attraverso credenziali riservate: identità digitale SPID o PIN INPS. Il servizio è raggiungibile al seguente link: APE Volontario – domanda di certificazione

L’INPS ha 60 giorni di tempo per valutare la domanda di certificazione e fornire la risposta, che deve contenere anche la prima data utile di presentazione per la domanda di APE, e l’importo minimo e massimo di trattamento che si può richiedere. Nel caso in cui la richiesta di certificazione del diritto venga respinta, ci sono 30 giorni di tempo per presentare ricorso.

Verifica requisiti APE

Nel momento in cui si effettua questo primo adempimento, bisogna comunque possedere tutti i seguenti requisiti:

  • età minima di 63 anni;
  • maturazione della pensione di vecchiaia compresa tra un massimo di tre anni e sette mesi ed un minimo di sei mesi;
  • 20 anni di contributi (valgono anche quelli da ricongiunzione e riscatto purché già versati al momento della domanda, eventuali rate non ancora versate non si si considerano);
  • importo pensione già maturata pari ad almeno 1,4 volte il minimo, cioè 501,89 per il 2017 (pensione minima maturata di 702 euro lordi), se però il primo accredito contributivo è successivo al primo gennaio 1996, l’importo della pensione maturata (alla data della domanda) non può essere inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale, pari all’assegno sociale, che è di 448,07 euro per il 2017 (672 euro); è una novità introdotta dalla circolare l’INPS, visto che sia la legge (comma 167 legge 232/2016) sia il decreto ministeriale attuativo (Dpcm 150/2017) indicano solo la necessità di aver maturato una pensione pari a 1,4 volte il minimo.

Compatibilità

L’APe volontaria è compatibile con la prosecuzione dell’attività lavorativa (lo possono chiedere lavoratori ancora attivi senza bisogno di dare le dimissioni) e con tutte le prestazioni di sostegno al reddito (ad esempio la NASPI). E’ compatibile anche con l’APe Sociale: in pratica un lavoratore che ha ottenuto l’accesso all’APe sociale può anche chiedere l’APe volontaria, incrementando così il proprio reddito nell’attesa della pensione (che però verrà decurtata della rata di restituzione). Non possono invece presentare domanda di APe coloro che sono già titolari di pensione.

C’è una precisazione che riguarda gli esodati rientrati in una delle salvaguardie degli ultimi anni. Se chiedono l’APe volontaria devono rinunciare alla salvaguardia. In pratica percepiranno l’APe fino alla maturazione della pensione di vecchiaia con le nuove regole (non con quelle pre-Fornero).

Domanda di anticipo APE

Una volta ottenuta la riposta positiva dell’INPS, si può presentare la domanda di APE. Per la presentazione telematica è necessaria l’identità digitale SPID di secondo livello. Anche questo domanda, poi girata all’istituto finanziatore, si presenta all’INPS che resta sempre il referente per il lavoratore.

Questa domanda contiene infatti la richiesta di finanziamento, comportando la scelta dell’istituto bancario a cui chiedere il prestito (tra le anticipazioni si parla di BNL e Unicredit) e della compagnia assicurativa che copre il rischio di premorienza, nonchè la scelta sul finanziamento supplementare dovuto per gli scatti delle aspettative di vita (che allunga la durata del finanziamento). Bisogna anche decidere, in base all’APE minima e massima a cui si ha diritto, in che misura richiedere il trattamento.

=> APe volontaria, guida al simulatore online

Scadenze

Attenzione: coloro che avevamo già maturato i requisiti per l’APE fra il primo maggio 2017 e il 18 ottobre 2017, possono chiedere la retroattività spettante. Devono però presentare la domanda di APE entro il 18 aprile. Significa che hanno tempo molto stretti, visto che come detto possono passare 60 giorni dal momento della richiesta di certificazione alla risposta INPS.

La legge di Stabilità 2018 ha prorogato l’APe volontaria fino al 31 dicembre 2019. La domanda definitiva va quindi presentata entro questa data (non basta aver terminato la sola pratica per la certificazione del diritto). Se invece quest’ultimo passaggio avviene dopo il termine indicato nella certificazione (che segnala la prima data utile per effettuare l’adempimento), deve verificare che continui a sussistere il requisito minimo dei mesi mesi di distanza dalla pensione di vecchiaia.

Fonte: Circolare INPS