Imprese, associazioni di categoria, consulenti, studi legali, possono iscriversi al Registro Trasparenza del ministero dello Sviluppo economico, primo a portare in Italia questo strumento utilizzato dalle istituzioni europee, che ha l’obiettivo di favorire il confronto e rendere il processo decisionale delle istituzioni più aperto e trasparente.
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I diversi attori sociali possono iscriversi al Registro Trasparenza, attraverso il sito Internet, e in questo modo interagire con il MiSE. Il Registro Trasparenza è costituito da: sito web, che fornisce tutte le informazioni, possibilità di effettuare segnalazioni e contestazioni, helpdesk per la richiesta di informazioni e la risoluzione di problemi tecnici, Codice di comportamento dei dipendenti del Mise un Codice di condotta dedicato agli iscritti al Registro. Finalità: processo decisionale partecipativo, considerato che il MISE e le sue articolazioni interagiscono con un’ampia gamma di gruppi e organizzazioni che rappresentano interessi specifici, interazioni trasparenti, attraverso la pubblicazione e l’aggiornamento del profilo degli interlocutori (attività, dati finanziari ed economici), controllo diffuso da parte di cittadini e utenti sull’operato dell’Amministrazione.
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Il Registro Trasparenza si applica a tutte le attività volte a influenzare – direttamente o indirettamente – i processi decisionali e l’elaborazione e attuazione delle politiche di competenza del MISE, a prescindere da dove si svolgono e dal metodo di comunicazione utilizzato. Possono registrarsi tutti i soggetti, persone fisiche o giuridiche, che rappresentano professionalmente presso il Ministero dello sviluppo economico interessi leciti, anche di natura non economica. La rappresentanza degli interessi degli attori sociali che quotidianamente hanno a che fare con le tematiche al centro delle politiche del MiSE sono considerate fonte di informazione e di stimolo per l’attività ministeriale. E’ necessario registrarsi nel caso in cui si voglia richiedere un incontro a Ministro, Viceministri e Sottosegretari (l’indicazione del numero di registrazione diverrà obbligatorio a partire dal 6 ottobre). Al 12 settembre 2016, ci sono una sessantina di registrazioni: tutti i soggetti si possono consultare effettuando un’apposita ricerca, o cercando nel settore specifico di appartenenza. Il MiSE segnala che la registrazione è utile per i seguenti motivi:
- impegno sugli interessi rappresentati;
- incentivi: riunioni con viceministri e sottosegretari, partecipazione a consultazioni pubbliche, presentazione di proposte, richieste, suggerimenti, studi, ricerche, analisi, memorie scritte, documenti, gruppi di esperti, mailing list, contatti;
- miglioramento immagine;
- garanzia per partner e concorrenti del recepimento di un codice di comportamento e un Codice di condotta.
(Fonte: il sito del ministero dedicato all’iniziativa)