Tratto dallo speciale:

Finanziamenti alle Pmi italiane: iniziative e strumenti

di Alessia Valentini

25 Gennaio 2010 09:00

Analisi delle attuali opportunità: inizative bancarie, finanziamenti partecipativi, fondi pubblici e programmi locali

«Iniziare con dei prestiti è forse la maniera più generosa per permettere agli altri uomini di avere un interesse nella vostra impresa» (Henry David Thoreau). Il piccolo imprenditore di oggi sarebbe certo d’accordo, a patto di riuscire a ottenere un prestito!

La crisi economica ha infatti reso più urgente – ma anche più difficoltoso – il ricorso al credito delle Pmi: se da un lato sono scesi i tassi di interesse e diversificate le tipologie di mutui e finanziamenti sul mercato, dall’altro si sono stretti i vincoli cospicuo livello di garanzie richieste e per le condizioni spesso troppo stringenti delle modalità di rimborso.

Le Pmi possono però contare su una serie di progetti per il finanziamento orientato a specifiche esigenze e sui cosiddetti “finanziamenti partecipati” che beneficiano dei capitali di rischio dai cosiddetti “business angels”. Anche il Governo sostiene le imprese mediante iniziative delle Pubbliche Amministrazioni Locali o sbloccando fondi strutturali per i crediti esigibili verso la PA.

Iniziative specifiche

Mercati internazionali. Il gruppo SACE (assicurazione credito, protezione investimenti e garanzie contrattuali con copertura rischi di carattere politico e commerciale, n.d.r.) e Banca Popolare di Milano (BPM) hanno firmato un accordo che prevede l’erogazione di 100 milioni di euro per finanziare gli investimenti aziendali per la competitività sui mercati internazionali. Destinatarie sono le Pmi italiane con fatturato non superiore a 250 mln di euro generato per almeno il 10% all’estero. Le linee di credito (d’importo compreso tra 100mila e 2 milioni) godranno della garanzia fino al 70% dell’importo erogato.

Impianti fotovoltaici. Finanziamenti specifici acquisto e installazione possono essere sovvenzionati grazie all’intesa Sanpaolo – Enel.si. L’accordo, compatibile con gli incentivi economici ventennali predisposti dal Gestore Servizi Elettrici (GSE), punta all’assistenza delle aziende con una serie di servizi aggiuntivi: sopralluogo pre-installazione, preventivo, assistenza per redazione della domanda di incentivo al GSE, e check up gratuito a un anno dall’installazione.

Sviluppo turismo. Il progetto “Italia & Turismo avviato a giugno può contare oggi su un budget complessivo di circa tre miliardi di euro grazie ai contributi di istituti di credito che vi partecipano in quota: Monte dei Paschi di Siena, Bnl Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banca Intesa San Paolo Unicredit Banco Popolare Banca Popolare di Milano e Banca Popolare di Sondrio. Le aziende beneficiarie sono quelle nel settore turistico a qualsiasi livello della filiera. I finanziamenti sono concessi con durata compresa fra 6 mesi e 20 anni con tassi e spread agevolati.

Investimenti produttivi

In Lombardia l’accordo fra UniCredit Corporate Banking e il consorzio Confidi Lombardia consente alle Pmi regionali di accedere ai finanziamenti previsti nell’ambito del progetto Impresa Italia varato da UniCredit, forte di uno stanziamento di 7 miliardi di euro delle Pmi a sostegno degli investimenti produttivi: risparmio energetico, miglioramento o riequilibrio della struttura finanziaria, rafforzamento della gestione del circolante in relazione all’allungamento dei tempi di incasso e ottimizzazione della struttura patrimoniale con interventi finanziari ad hoc.

In Toscana l’accordo tra UniCredit e Toscana Comfidi consorzio di garanzia del mondo Confesercenti vale 60ml di euro, e facilita l’impresa nell’accesso al finanziamento, grazie alla integrazione fra i prodotti UniCredit e le garanzie prestate dal Consorzio. L’accordo operativo consente inoltre di ridurre sensibilmente i tempi di istruttoria e di erogazione.

Finanziamenti partecipativi

La Provincia di Trento ha approvato la nuova disciplina dei “prestiti partecipativi” per rafforzare il patrimonio delle imprese. Questo tipo d’incentivo è stato finora poco utilizzato per la rigidità delle procedure amministrative e perché limitato alle società di capitale. Le Pmi, invece, sono caratterizzate da una sfumata distinzione tra beni aziendali e patrimonio personale del titolare. Grazie a questo tipo di finanziamento, quindi, possono rafforzare la propria struttura finanziaria.

Il prestito partecipativo consiste nell’accensione di un mutuo le cui rate di ammortamento vengono pagate attraverso aumenti di capitale sociale, rateali anch’essi, sottoscritti dai soci. La Provincia aiuta abbattendo il costo degli interessi passivi del mutuo, fino ad un massimo del 15% dell’ammontare dello stesso, e si impegna a sostenere i due canali di afflusso di mezzi economici: apporto da parte di terzi (private equity), che potrebbe essere potenziato combinando la disponibilità di investitori privati con l’intervento di Trentino Sviluppo; apporto di nuove risorse da parte del proprietario. La scadenza per la presentazione delle domande è il 28 febbraio 2010.

Ancora in tema di partecipazione da parte di privati, è disponibile da qualche tempo la modalità di finanziamento realizzata dai cosiddetti Business Angels (BA) che in Italia sono riuniti nell’Associazione Investitori Informali in Capitale di Rischio – IBAN (Italiana Business Angels Network). Si tratta di ex titolari di impresa o manager che dispongono di mezzi finanziari che scelgono di investire in partecipazioni di Pmi ad alto potenziale di sviluppo, monetizzando una significativa plusvalenza al momento dell’uscita. Il loro contributo può così diventare fondamentale per finanziare tutta la fase di start-up: redazione del Business Plan, contributo alle decisioni strategiche, intermediazione finanziaria, ecc. Il sito IBAN consente di sottoporre un progetto alla rete dei BA, oppure di candidarsi per partecipare materialmente.

Iniziative locali

Un ulteriore sostegno alle piccole e medie imprese che vogliano crescere all’estero viene dall’accordo biennale fra Ministero dello Sviluppo Economico e Confcommercio per il cofinanziamento ministeriale su fondi ICE delle attività di Export fino al 50% delle iniziative concordate con l’associazione di categoria.

Altri stanziamenti economici possono essere stanziati dalle PA locali per il sostegno delle imprese del territorio. Un esempio significativo di iniziativa territoriale provinciale è stato il Fondo per la creatività scaturito dall’accordo fra Provincia di Roma e Camera di Commercio, per valorizzare prodotti ed eccellenze del territorio nei settori Editoria, Audiovisivo e Moda, finanziando progetti di micro, piccole e medie imprese.

Crediti della PA

Purtroppo il tanto atteso decreto legge per sbloccare i crediti delle Pmi verso la PA non è stato ratificato. La Finanziaria 2010 ha disatteso questo provvedimento già preannunciato da Tremonti. In particolare, una stima effettuata dalla CGIA di Mestre valuta che il ritardo di tali pagamenti costi oggi 10 miliardi di euro l’anno alle imprese italiane, le quali vantano crediti per un valore compreso tra i 60 i 70 mld di euro.