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Consulenza finanziaria dal commercialista

di Noemi Ricci

Pubblicato 9 Gennaio 2018
Aggiornato 18 Agosto 2021 12:13

Guida alle consulenze finanziarie da parte dei commercialisti associati alla CFP - Associazione Consulenti Finanziari Professionisti.

Per le consulenze finanziarie è possibile rivolgersi anche ai commercialisti se associati ad organismi accreditati come la COFIP, associazione di commercialisti, promotori finanziari e dirigenti bancari in grado di affiancare aziende e famiglie nei rapporti con il mondo creditizio. La legge n. 4/2013 infatti, ha previsto la riforma delle professioni non organizzate in Ordini o Collegi, introducendo l’Albo unico dei consulenti finanziari (OFC).

=> Professioni non regolamentate: la Riforma in Gazzetta

Dunque, i consulenti finanziari professionisti accreditati, svolgono nei confronti delle aziende il ruolo di Chief Financial Officer (CFO) esterni (family officer per le famiglie), anche con le funzioni di investor relation e cost reduction. La COFIP, assieme ad altre, fa parte dell’elenco previsto dalla nuova disciplina ed è iscritta nell’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico delle associazioni che rilasciano l’attestato di qualità. I consulenti finanziari professionisti hanno in comune l’iscrizione all’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Lo statuto dell’Associazione prevede infatti che possano entrare a far parte dell’associazione:

“I commercialisti, i promotori finanziari e gli operatori del settore bancario/finanziario che abbiano maturato i requisiti per esercitare la Professione”.

Il Regolamento interno dell’Associazione (art. 4.1 ) stabilisce però alcuni vincoli:

“L’esercizio della professione del CFP – Consulente Finanziario Professionista COFIP inerente alle attività nei confronti delle famiglie risparmiatrici è incompatibile con le attività svolte dalle professioni riservate per legge (e viceversa n.d.r.). A titolo esemplificativo e non esaustivo, le attività di promotore finanziario, consulente finanziario indipendente e agente in attività finanziaria/mediatore creditizio”.

=> Riforma Professioni, le FAQ dei Consulenti del Lavoro

Per le attività previste dallo statuto dei CFP, essendo di supporto e di education e non di consulenza in materia di investimenti, non è necessaria l’iscrizione all’OCF. Diversamente nel caso in cui l’attività dovesse essere svolta in maniera autonoma e su base indipendente (consulenti finanziari autonomi), si renderebbe necessaria l’iscrizione.