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Bonus Mobili doppio per le giovani coppie

di Barbara Weisz

20 Ottobre 2015 09:55

La Legge di Stabilità 2016 raddoppia il Bonus Mobili: detrazione del 50% per acquisto arredi anche a giovani coppie che acquistano prima casa, con tetto di spesa a 20mila euro.

bonus mobili

Bonus Mobili 2016 raddoppiato per le giovani coppie, non più solo in caso di ristrutturazione ma anche di acquisto abitazione: è una novità della Legge di Stabilità 2016 – non compresa fra quelle annunciate ufficialmente dal Governo – contenute nelle bozze della manovra economica. Per avere certezza che confluisca nella legge definitiva finale bisogna attendere il testo ufficiale, ma nel frattempo vediamo come si struttura questa agevolazione per l’acquisto di arredi.

=> Bonus Energia e Ristrutturazioni nel 2016

I due Bonus Mobili

In pratica, al Bonus Mobili tradizionale si aggiunge un nuovo incentivo fiscale, esclusivamente per giovani coppie fino a 35 anni: una detrazione del 50% fino a 20mila euro per acquisto di arredi destinati all’abitazione principale appena acquistata. Obiettivo, incentivare il mercato delle compravendite immobiliari dopo quello delle ristrutturazioni edilizie.

=> Ristrutturazioni e Bonus mobili: detrazione non per tutti

Il nuovo incentivo nella nuova Legge di Stabilità fa dunque coppia con il Bonus Mobili già in vigore, prorogato (assieme all’agevolazione sulle ristrutturazioni edilizie al 50% e all’Ecobonus al 65%) per tutto il 2016: continua quindi ad applicarsi anche la detrazione dell 50%, fino al un tetto massimo di spesa di 10mila euro, per arredi ed elettrodomestici di classe A destinati a immobili oggetto di ristrutturazione agevolata al 50%. C’è anche un allargamento della platea dei beneficiari a case popolari ed ex IACP.

=> Detrazioni fiscali: video-guida al Bonus Mobili

Si attende ancora, invece, la stabilizzazione di questi benefici fiscali nelle attuali misure del 50% e 65%, chiesta da un ampio schieramento di gruppi parlamentari. In manovra c’è l’ennesima proroga, per un anno (quindi, al 31 dicembre 2016). Gli sconti fiscali su ristrutturazioni ed efficientamento energetico sono in realtà strutturali, ma in misura inferiore (rispettivamente, al 36 e 50%), mentre la richiesta delle forze politiche è quella di rendere permanenti le detrazioni al 65 e 50%, ovvero nella misura applicata negli ultimi anni.