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Prestiti bancari alle imprese: 2012 all’insegna della crisi

di Barbara Weisz

Pubblicato 8 Marzo 2012
Aggiornato 11 Novembre 2012 16:13

Nel gennaio 2012 sono diminuiti i prestiti delle banche alle imprese e sono aumentati i tassi di interesse, in particolare sui finanziamenti oltre il milione di euro: i dati della Banca d'Italia.

I primi dati di Bankitalia sul 2012 confermano le difficoltà di accesso ai prestiti bancari per le imprese: a gennaio il tasso di crescita dei prestiti degli istituti di credito al settore privato (che comprende anche le famiglie) è continuato a scendere, portandosi all’1,6% dal 2,3 di dicembre.
Si tratta di una tendenza al ribasso che prosegue da almeno un anno (il tasso era al 4,8% nel gennaio del 2011).

E a pesare particolarmente su questa flessione sono i finanziamenti bancari alle aziende.

In calo i prestiti alle imprese

Secondo i dati dalla Banca d’Italia, il tasso dei prestiti alle imprese è sceso all’1,3% dal 2,6 di dicembre, segnando una riduzione ben più marcata del tasso relativo alle famiglie, passato dal 3,1% dal precedente 3,4%.

Il trend sui dodici mesi ben fotografa la stretta sull credito: il tasso di crescita dei prestiti alle società non finanziarie a gennaio 2011 era del 4,3%, in rialzo rispetto al 2% del dicembre 2010, ma il 2011 ha visto poi una progressiva inversione di tendenza nella seconda parte dell’anno, con il peggiorare della crisi del debito: a ottobre la concessione di prestiti è andata calando fino all’1,6% del gennaio d2012.

In aumento i tassi di interesse

Viceversa, sono saliti i tassi di interesse a cui i prestiti vengono concessi. Quindi, per le imprese è diventato più oneroso finanziarsi.

A gennaio 2012sono saliti soprattutto i tassi applicati ai prestiti fino a un milione di euro su base annua: la tabella di Bankitalia segna un tasso medio del 5,01% contro il 3,26% dell’anno prima. C’è stato un leggero rialzo anche rispetto al dicembre 2011, quando i tassi sui prestiti fino a un milione di euro erano al 4,98%.

I prestiti superiori al milione di euro sono a loro volta diventati più onerosi per le imprese nel corso dell’anno: pari al 3,47% il valore di gennaio 2012 contro il 2,35 dell’anno prima. Ma si registra una leggera flessione rispetto al dicembre 2011, quando il tasso applicato a questa tipologia di prestiti era al 3,8% (in salita costante nel corso del 2011).

Infine, per quanto riguarda i tassi applicati ai conti correnti (sempre parlando di prestiti alle imprese) a gennaio era al 5,35%, in salita dal 5,27 di dicembre e dal 4,25 di gennaio 2011.

Per quanto riguarda infine le famiglie, sono aumentati sia i tassi sul credito al consumo, al 9,91% a gennaio 2012 (dall’8,78% del gennaio 2011), sia quelli relativi ai prestiti concessi sui mutui, al 4,55% dal 3,36 di un anno prima e dal 4,27 di dicembre.

Sono cifre che confermano la stretta al credito soprattutto per le Pmi, uno dei temi più sentiti di questi ultimi mesi. Le recenti operazioni di finanziamento della BCE, che ha concesso alle banche liquidità a tassi agevolati per tre anni, dovrebbero consentire alle banche una maggior apertura di credito nei confronti delle Pmi. Richieste in questo senso sono arrivate, oltre che dal sistema delle imprese, anche dalle istituzioni, come la Banca d’Italia.