Recensione Samsung Galaxy Note: device per manager?

di Filippo Vendrame

Pubblicato 4 Gennaio 2012
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:46

Quando fu presentato, il Samsung Galaxy Note lasciò di stucco tutti: non un Tablet Pc, nè un comune smartphone viste le generose dimensioni e il maxi schermo da 5,3 pollici; non parliamo poi dell’introduzione del pennino, che su uno smartphone non compariva dai gloriosi prodotti Windows Mobile del passato.

Questo device ha avuto un grandissimo successo, che lo ha innalzato agli onori della cronaca come la rivelazione tecnologica di fine 2011. Ma il Samsung Galaxy Note è davvero così valido? Lo abbiamo provato per alcune settimane e queste sono le impressioni definitive.

Confezione: le dimensioni del Note hanno obbligato Samsung a cambiare il form factor della scatola, ma in ogni caso troviamo un pacchetto elegante e comunque compatto, molto più bello di quello un po’ troppo anonimo del Galaxy S2. Oltre al Note, troviamo il caricabatteria con cavo usb/micro usb che funge anche per collegare il device al pc e gli auricolari.

Dimensioni: grande è grande, ma non così impossibile come si potrebbe pensare. Samsung ha fatto un buon lavoro e il peso contenuto insieme allo spessore ridotto rendono più che discreta l’usabilità  in mano del Note. Non pensate comunque di maneggiarlo con facilità  con una sola mano, ne servono almeno due.

Materiali: Samsung usa materiale forse poco nobili come la plastica, ma ci ha mostrato dal GS2 in poi che sa lavorare molto bene con questa tipologia di materiali. Il risultato è molto buono, quasi ottimo: nessuno scricchiolio e sensazione di estrema robustezza.

Hardware: CPU Exynos dual core da 1,4GHz, GPU Mali 400 e 1GB di RAM. Già  questi dati fanno capire che il Galaxy Note è un prodotto davvero completo e performante. Lo spazio di archiviazione è di 16GB ma espandibile tramite memorie Micro SD. Non mancano il Wi-Fi, il 3G con supporto all’HSPA+, il bluetooth, il GPS e tutti i supporti e sensori di un prodotto Top Class.

Per quanto riguarda il GPS, troviamo anche il barometro che migliora i tempi di fix a freddo e il supporto a GLONASS, l’equivalente russo dei GPS americani.
In questo modo l’esperienza di navigazione satellitare sul Note risulta essere di un altro livello rispetto alla maggior parte dei device mobili che siamo soliti utilizzare ogni giorno.

Schermo: 5,3 pollici Super Amoled, risoluzione 1280×800 con una densità  di pixel di 285 pixel. Questi dati fanno già  capire che stiamo parlando con buona probabilità  del miglior compromesso in termini di qualità  di display. Difficile ad oggi trovare di meglio sul mercato.

Pennino: tornare ad usare il pennino è stato divertente perché permette di compiere alcuni gestiti e alcune operazioni che con le dita non si potrebbero fare, sopratutto quando dobbiamo agire di “fino”. Non è certamente la killer application del Galaxy Note, ma è un plus di non poco conto.

Considerazioni: dopo alcune settimane di utilizzo, ci si chiede perché non sia stato inventato prima. Certo non è comodissimo da utilizzare, magari camminando per strada, ma le potenzialità  di utilizzo sono enormi. Non è un Tablet è vero ma si riesce a fare molto meglio tutte quelle operazioni che su uno smartphone risulterebbero difficoltose e sopratutto senza rimetterci la vista.

Forse manca un pochino di fluidità  rispetto ad un Galaxy S2, ma stiamo parlando di inezie e comunque dei primissimi firmware che verranno sicuramente migliorati nel corso dei mesi e tra poco arriverà  pure Ice Cream Sandwich che dovrebbe dare una marcia in più a questo device.