Leopard e le prospettive di sicurezza

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 5 Settembre 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:50

Nell’attesa dell’uscita ufficiale di Leopard, dal sito della Apple apprendiamo alcune informazioni utili per avere una prima idea di quanto più sicura sarà questa nuova versione del sistema operativo.

Partendo dal presupposto che Mac OS X è sempre stato un sistema piuttosto affidabile, gli ingegneri Apple hanno cercato di dare un ulteriore grado di sicurezza.

Questa sicurezza, che dal lato utente è fatta da lineari schermate easy-to-use, permette all’utente di gestire le politiche per quanto riguarda il file sharing, le condivisioni di rete e la comunicazione utilizzando i protocolli SSH, FTP, ecc.

Anche dal punto di vista della navigazione c’è stato qualche passo in avanti. Applicativi come Safari, Mail e iChat, pongono maggiore attenzione sui file e gli allegati e avvisano “sempre” l’utente dell’eventuale contenuto pericoloso.

Assieme agli sforzi sempre presenti degli sviluppatori Apple, si affiancano varie comunità di appassionati, ricercatori di tutto il mondo e differenti altre organizzazioni che con consigli e segnalazioni migliorano la sicurezza e le prestazioni del sistema operativo. Tra queste ultime ad esempio CERT/CC, FIRST, il FreeBSD security team e il Department of Homeland Security.

Altra garanzia di sicurezza è la Disk Utility integrata in Leopard che permette di costruire immagini del disco fisico attraverso una codifica AES a 128 o 256 bit. In questo modo tutti i documenti potranno essere codificati e memorizzati in modo sicuro su qualsiasi supporto fisico con la garanzia di riservatezza dei dati che spesso viene violata, soprattutto quando i nostri documenti vengono salvati su dispositivi esterni come CD-rom, DVD o dischi di rete.