La riforma del pubblico impiego voluta dalla Ministra Marianna Madia aveva già tracciato le linee generali, ma il nuovo contratto degli statali al momento in bozza sembra confermare la linea dura contro i cosiddetti “furbetti del weekend“, dipendenti pubblici che non si recano sul posto di lavoro il lunedì, anche senza motivazioni reali, in modo da prolungare il fine settimana.
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Secondo quanto riferito dall’Ansa, infatti, la bozza prevede sanzioni molto aspre che possono arrivare fino al licenziamento: più nel dettaglio, potrebbe essere introdotto l’obbligo di sospensione non retribuita da 11 giorni a 6 mesi in caso di due assenze non giustificate dal servizio in continuità con una giornata festiva o di riposo settimanale.
Questa sanzione scatterebbe anche per le assenze collettive ingiustificate in concomitanza con periodi particolari durante i quali si dovrebbe invece garantire un servizio regolare.
Per quanto riguarda il licenziamento, invece, sarebbe una misura estrema per punire i lavoratori recidivi, i quali verrebbero licenziati senza preavviso.
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