La terza prova della maturità 2015, in programma per lunedì 22 giugno, non riserverà brutte sorprese per gli studenti. Lo sottolinea il Miur, chiarendo alcune informazioni relative al numero di materie previste per il “quizzone?.
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La circolare diffusa lo scorso 29 maggio, infatti, ha messo in allarme alcuni istituti che hanno interpretato (erroneamente, secondo il Ministero) la normativa sul numero massimo di materie da coinvolgere nella prova d?esame:
«Nella terza prova devono essere coinvolte, entro il limite numerico determinato nell?articolo 3, comma 2, del decreto ministeriale 20 novembre 2000, n. 429, tutte le discipline comprese nel piano degli studi dell?ultimo anno di corso, purché sia presente in commissione personale docente fornito di titolo ai sensi della vigente normativa».
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Cinque materie, chiarisce il Miur, non sono un obbligo ma semplicemente il limite massimo da non superare: la scelta è delegata alle singole scuole.