Ammontano a circa 220 i licenziamenti disciplinari avviati nei confronti dei lavoratori statali nel corso del 2013. Come rende noto il portale della Funzione Pubblica, nel 45% dei casi gli statali hanno perso il lavoro a causa di assenze ingiustificate (perlopiù nel comparto della scuola e all?interno dei Ministeri).
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Una cifra che non si discosta da quanto rilevato nel 2012, tuttavia a cambiare sono le motivazioni alla base del licenziamento: dai reati compiuti dai lavoratori della PA si è passati, infatti, alle assenze comunicate tardivamente o prive di giustificazione.
Se 99 licenziamenti sono stati causati dalle assenze, 78 hanno avuto come motivazione un reato commesso, 35 un comportamento scorretto verso colleghi e superiori. Si sono verificati anche numerosi casi di negligenza e attività extralavorative non autorizzate.
Tenendo conto anche delle sanzioni disciplinari (non sempre, infatti, la PA “punisce? il dipendente con il licenziamento), nel 2013 ci sono state circa 1400 sospensioni.
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Tirando le somme, si puo? affermare che su 6.935 provvedimenti disciplinari avviati (sono 6.302 quelli conclusi), in un quarto dei casi sono applicate sanzioni di grave entità, tra le quali rientra anche il licenziamento.