Abolire l?esenzione dal pagamento dei ticket sanitari a favore degli over 65, limitandola ai soli cittadini che superano questa soglia anagrafica con patologie gravi o percettori di pensioni sociali: questa la proposta che arriva dalle Regioni (avanzata dal coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Luca Coletto) e diretta al Ministero della Salute.
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Obiettivo dell?iniziativa (che al momento sembrerebbe rappresentare una posizione personale di Coletto, assessore alla Sanità del Veneto), è quello di distribuire le esenzioni in modo più equo concedendole anche ai disoccupati e alle famiglie numerose, sostanzialmente spostando questo tipo di benefici per aiutare chi ne ha effettiva necessità.
Secondo quanto affermato dal coordinatore:
«Le aspettative di vita sono aumentate e si va in pensione più tardi; dunque non ha senso dare esenzioni a persone non afflitte da gravi patologie. Al tempo stesso ha più senso prevedere esenzioni per chi è disoccupato o a chi vive con una pensione sociale, o a chi mantiene una famiglia numerosa oppure mantiene la famiglia ed ha uno stipendio basso. Non si toglie nulla a nessuno ma si sposta l’attenzione verso chi ne ha più bisogno.»
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Una misura che consentirebbe un netto risparmio per le casse statali, tenendo conto della spesa relativa alla sanità nel 2013 (ticket, esami diagnostici, Pronto Soccorso), superiore ai 2,9 miliardi di euro e maggiore del 25% rispetto a quanto speso nel 2010, vale a dire 2,2 miliardi di euro.
Secondo la normativa vigente, è possibile ottenere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario se si hanno più di 65 anni e se si dimostra di avere un reddito complessivo che non supera i 36.151,98 euro all?anno.