Le risorse necessarie alla PA per liquidare le imprese potrebbero arrivare anche da una nuova tassa sulle sigarette elettroniche, inserita attraverso un emendamento al decreto sui debiti della Pubblica Amministrazione in discussione oggi 13 maggio.
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Per ampliare il plafond economico necessario per risolvere la spinosa questione dei crediti vantati dalle imprese con la PA, infatti, il Governo pensa all’introduzione di un’accisa sui prodotti contenenti nicotina o sostanze sostitutive del consumo di tabacco.
Si tratta di una novità che andrebbe a colpire un settore in forte ascesa, applicando anche alle cosiddette “e-cig” un?accisa finora assegnata solo al tabacco e ai prodotti da fumo. Numerose le perplessità delle aziende produttrici di sigarette elettroniche, come Ovale, che sottolineano come le e-cig non possano essere assimilate ai prodotti del tabacco e pertanto la normativa debba essere differente.
«L’idea di una nuova tassa è contro gli italiani. L’ipotesi di un balzello sulle ricariche per sigarette elettroniche da inserire all’interno del decreto sui debiti della PA è pura follia: colpisce un settore tra i pochi in crescita e che sta creando posti di lavoro», ha fatto sapere la società Ovale, tra le prime ad investire nel settore in Italia e in Europa.»
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Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, pur non negando il contenuto dell?emendamento, ha tuttavia affermato che l?entrata in vigore del nuovo balzello dipenderà in ogni caso dalla relazione dei Monopoli di Stato.