I dipendenti del Comune di Milano beneficeranno del nuovo orario flessibile voluto dall?assessore al tempo libero Chiara Bisconti, che ha annunciato l?avvio di una sperimentazione nel settore pubblico che potrebbe poi essere estesa anche alle aziende private.
Il principio è molto semplice: per agevolare la conciliazione dei tempi degli impiegati comunali (si parte con una rosa di 400 dipendenti nel settore delle risorse umane) e favorire il miglioramento della qualità della vita, sarà possibile gestire il proprio orario lavorativo in modo da essere in ufficio 5 ore al giorno, con la possibilità di gestire il monte ore restante a piacimento.
Garantendo il rispetto degli orari di apertura al pubblico, i dipendenti del Comune di Milano potranno concordare sulla base delle esigenze personali le ore di lavoro che eccedono dalle 5 svolte quotidianamente. Per Chiara Bisconti si tratta di un progetto innovativo che andrà soprattutto a favore delle lavoratrici donne.
«So che parlando di pubblica amministrazione, ci si immagina un sistema di vincoli e di difficoltà anche sindacali, ma noi siamo convinti che questa sia la strada maestra per una città che garantisca a tutti, anche alle donne, di lavorare e di avere una famiglia: questo sarà l?asse portante del nuovo piano regolatore degli orari che partirà il prima possibile».
Al momento il progetto è in fase dei definizione, grazie anche al supporto di un team dell?Università della Bicocca che sta completando lo studio di fattibilità: l?obiettivo a lungo raggio, tuttavia, è applicare l?orario flessibile a tutti i 16mila dipendenti comunali.