L?Inps chiede la restituzione delle quattordicesime a 200mila pensionati che hanno percepito gli importi erroneamente: una decisione che sta scatenando numerose polemiche e che coinvolge tutti i soggetti che avevano fornito dati sbagliati relativi al reddito del 2009.
Sono duecentomila i pensionati che dovranno dare indietro le quattordicesime percepite indebitamente a causa di errori di compilazione, riscontrati solo successivamente sulle autodichiarazioni. A dare l?annuncio è il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua, il quale auspica un tavolo di confronto con i sindacati di categoria per trovare un modo da lui definito “indolore? per riprendere i contributi erogati.
Non ci saranno eccezioni a questa regola, ma Mastrapasqua non esclude la possibilità di dilazionare gli importi. La somma percepita erroneamente potrà essere restituita in un numero di rate ancora da definire (ne sono state annunciate 12, ma si potrebbe arrivare a 24) trattenute mensilmente sulla pensione, il tutto a partire dal prossimo novembre.
Gli importi erogati a favore dei 200mila pensionati – secondo quanto stabilito dalla legge 127 del 2007 – variano tra i 336 e i 504 euro: Mastrapasqua ha ribadito la volontà dell?Istituto di andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli:
«L’Inps obbedisce alle leggi dello Stato ma può fare in modo da recuperare le quattordicesime nel modo più indolore possibile. Lo faremo in 24 mesi, anziché 12, per consentire a tutti di avere una trattenuta bassa evitando un impatto negativo. Sono circa 300 euro diviso 24, quindi 12 euro al mese. Stiamo verificando se la norma ce lo consente. Se otteniamo l’autorizzazione lo faremo senza problemi.»