Il Consiglio dei Ministri ha approvato la riorganizzazione delle Province italiane, dando il via all?accorpamento di numerose amministrazioni locali e creando nuovi criteri alla base del riordino. Con le nuove regole introdotte dal CdM, in linea con gli obiettivi della spending review in materia di razionalizzazione della spesa pubblica, sono solo 43 le Province promosse.
I criteri stabiliti dal Governo per le nuove Province – dimensione territoriale di 2500 km quadrati e popolazione residente maggiore di 350mila abitanti – porteranno effettivamente al dimezzamento delle Province attualmente attive nella penisola, con 64 enti su 107 da accorpare, dei quali 50 all?interno di Regioni a Statuto ordinario e 14 appartenenti a Regioni a statuto speciale.
Delle 43 Province salve, inoltre, 10 sono rappresentate dalle Città Metropolitane, tra cui Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze, la cui creazione è prevista entro la fine del 2013. Secondo quanto stabilito dal Consiglio, quindi, il quadro delle Province italiane sarà in pratica rivoluzionato, soprattutto in alcune Regioni, ecco nel dettaglio le modifiche previste:
Piemonte: salve Torino, Cuneo e Alessandria, via Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio e Novara.
Lombardia: salve Milano Brescia, Bergamo, Pavia, via Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona, Sondrio e Varese.
Veneto: salve Venezia Verona e Vicenza, via Rovigo, Belluno, Padova, Treviso.
Liguria: salve Genova e La Spezia, via Savona e Imperia.
Emilia Romagna: salve Bologna, Parma, Modena e Ferrara, accorpate Reggio Emilia, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Piacenza.
Toscana: salva solo Firenze, via Grosseto, Siena, Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato, Pisa e Livorno.
Umbria: salva solo Perugia, via Terni.
Marche: salve Ancona Pesaro e Urbino, via Ascoli Piceno, Macerata e Fermo.
Lazio: salve Roma e Frosinone, accorpate Latina, Rieti e Viterbo.
Abruzzo: salve L’Aquila e Chieti.
Molise: salva solo Campobasso.
Campania: salve Napoli, Salerno, Caserta e Avellino, fuori Benevento.
Basilicata: salva Potenza, esclusa Matera.
Puglia: salve Bari, Foggia e Lecce, da accorpare Taranto, Brindisi e Barletta-Andria.
Calabria: salve Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro, da accorpare Crotone e Vibo Valentia.
Sicilia: salve Palermo, Agrigento, Catania e Messina, via Caltanisetta Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani.
Sardegna: salva solo Cagliari, via Olbia Tempio, Medio, Ogliastra, Carbonia, Sassari, Nuoro, Oristano.
Friuli: salve Trieste e Udine, accorpate Pordenone e Gorizia.