Roma, Natale: dal carcere celle stelle e bancarelle

di Barbara Weisz

15 Dicembre 2011 15:15

A Roma il mercatino di Natale di prodotti dalle carceri fino a domenica 18 dicembre: vini "Fresco di galera" e "Fuggiasco", panettoni "Dolci libertà", borse "Rebibbia fashion", e anche spettacoli ed eventi.

Addobbi natalizi, prodotti enogastronomici, accessori, bigiotteria, articoli per la casa, agende, cartoleria. Prodotti artigianali, realizzati nelle carceri e nelle strutture dei servizi minorili, saranno in mostra, anzi in vendita, al mercatino di Natale organizzato a Roma chiamato “Celle, stelle e bancarelle”. L’iniziativa, già in corso dallo scorso 10 dicembre, e che proseguirà fino a domenica prossima, 18 dicembre, prevede anhe un ricco calendario di spettacoli e momenti ludici destinati anche alle famiglie e ai ragazzi. L’appuntamento è nella Capitale in via Giuseppe Barellai n. 135, in un ampio spazio di fronte all’Istituto superiore di studi  penitenziari (ISSPE) vicino all’ospedale San Filippo Neri, nel quartiere  Monte Mario.

La manifestazione, promossa dal Ministero della Giustizia, è sostenuta dal Garante per i Diritti dei Detenuti, dalla Regione Lazio, da Roma Capitale e dal XIX Municipio. L’organizzazione è curata dall’Istituto superiore di studi penitenziari, che conclude così un percorso formativo per operatori penitenziari dedicato alla conoscenza della persona detenuta. Alla realizzazione hanno collaborato i 15 provveditorati regionali dell’amministrazione penitenziaria e molti istituti per adulti e per minori, oltre a cooperative e aziende esterne che promuovono il lavoro dei detenuti.

Obiettivo primari dell’iniziativa: la diffusione della cultura della solidarietà e della conoscenza delle “Buone prassi” sul territorio. Nelle carceri circa 80 soggetti privati, quali imprese, cooperative sociali e associazioni, organizzano lavoro e formazione per i detenuti consentendo la produzione di centinaia di articoli artigianali di qualità: alcuni sono di nicchia, qualcuno raggiunge il grande mercato, altri entrano nel circuito del commercio equo e solidale, molti sono commercializzati a livello locale in mostre, mercatini e iniziative di beneficenza.

Dal lunedì al giovedì, quindi ancora per la giornata di oggi, 15 dicembre, il mercatino è aperto fino alle 21, mentre da domani, venerdì 16 dicembre, fino a domenica 18, l’orario è dalle 10 di mattina alle 23 di sera.

Fra i tanti prodotti dei carcerati, gli addobbi natalizi in stoffa e lavorazioni all’uncinetto del Centro Italiano femminile comunale di Pisa (prezzi da 2 a 3 euro), il presepe Pantagruel, con i personaggi realizzati a mano con pura lana cardata di pecora, lana filata, cotone, seta, pastelli a cera da circa venti detenute a Sollicciano e da tre donne che hanno dato vita ad un laboratorio esterno usufruendo delle misure alternative alla detenzione in collaborazione con l’associazione Pantagruel onlus.

E ancora, bottiglie di vino con nomi emblematici: “Valelapena” (un rosso prodotto nel vigneto della casa circondariale di Alba), il Fiano “Fresco di galera” (un bianco con uve selezionate di Greco e Fiano prodotto dalla Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi , nell’avellinese), “Il fuggiasco”, un rosso della zona del Comune di Velletri, della Lazzaria cooperativa Sociale Integrata Onlus, che produce anche “Jail”, che per chi non lo sapesse in inglese significa prigione.

Chi ama i dolci può sbizzarrirsi fra i panettoni “Dolci libertà”, “Giotto” o “Gulliver”, oppure scegliere la Noce del Santo “Giotto”, che i detenuti di Padova producono in onore di Sant’Antonio da Padova (la pasticceria del carcere di Padova è stata premiata con l’eccellenza nel 25esimo anniversario del Gambero Rosso), o le creme, i pasticcini e il cioccolato della pasticceria artigianale di alta qualità del carcere di Busto Arsizio.

E ancora i pezzi di bigiotteria di “Partinverse”, le borse da viaggio “Rebibbia fashion”, le t-shirt “Spritz”, il cappello Matassa “Fumne” e gli altri accessori prodotti nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino, che organizza anche corsi a cui può partecipare chiunque fosse interessato a imparare queste lavorazioni a mano (il sabato, le insegnanti sono le detenute esperte, per informazioni rivolgersi all’associazione lacasadipinocchio).

Infine, il calendario di eventi: incontri con studenti e cittadini, dibattiti e approfondimenti, momenti di spettacolo e intrattenimento per adulti e bambini. La mattina c’è sempre il laboratorio carta per i bambini, il pomeriggio l’animazione della Ludoteca del 19esio Municipio.