Pa e ambiente, idee innovative

di Stefano Pierini

24 Ottobre 2011 10:45

Turismo, ristorazione, produzioni di qualità, ma anche, in alcuni piccoli comuni, gli asinelli per fare la raccolta differenziata. Una piccola selezione di buone pratiche ambientali delle pubbliche amministrazioni.

Dal mangiare a km zero alla ristorazione a basso impatto ambientale fino agli alberghi attenti al risparmio energetico. Sono molteplici gli esempi di idee innovative che colgono una ormai consolidata attenzione alla sostenibilità ambientale, con un uso intelligente delle risorse naturali e alimentari. Vediamo allora una piccola selezione di buone pratiche della pubblica amministrazione.

Spesso le proposte riguardano la creazione di un marchio nazionale o regionale. Ad esempio, la Regione Emilia Romagna ha annunciato l’intenzione di proporre, con la Confesercenti, un marchio per la ristorazione a basso impatto ambientale. Un marchio riconosciuto a livello europeo con attenzione sia all’alimentazione (biologica), sia alle tecnologie per ridurre il consumo energetico delle cucine professionali e all’attenzione dei materiali degli arredi e dei detersivi usati.

Passiamo a un settore importante per l’economia italiana come quello del turismo. Un’inizativa che si può segnalare è quella di alcune imprese balneari del Cilento (Marina di Camerota, Palinuro, ecc..) che hanno puntato su una differenziazione di offerta imperniata sulla gestione eco-sostenibile (docce di pochi secondi, vietato l’uso del sapone, ombrelloni con utilizzo di materiali riciclabili).

Infine, un’originale modo di applicare la raccolta differenziata. Ha iniziato qualche anno fa il comune di Castelbuono, in provincia di Palermo, e ora l’esempio è seguito anche da un piccolo centro del salernitano, Cuccaro Vetere. In questi posti, per la raccolta dei rifiuti vengono usati degli asini. A Castelbuono la soluzione ha permesso di risolvere il problema rappresentato dalle viuzze del centro, ricche di pregio storico ma difficili da raggiungere. E così ci sono alcuni asini che, dotati di ceste per la raccolta differenziata, passano a raccogliere i rifiuti.

L’esempio è stato seguito da Cuccaro Vetere, un paese in cui gli asini sono fra l’altro protagonisti ogni anno del “Palio del ciuccio”. L’utilizzo dei somarelli permette di contenere i costi della raccolta differenziata, e può anche rappresentare un interessante volano turistico.