Carte clonate, acquisti di lusso su Internet

di Lorenzo Gennari

30 Luglio 2008 16:30

Tre romeni sono stati arrestati oggi dai Carabinieri con l'accusa di possesso e uso di carte di credito contraffatte. Clonavano le bande magnetiche e le utilizzavano, insieme ai numeri delle carte, per acquisti di lusso su Internet

I carabinieri della stazione di piazza San Lorenzo in Lucina di Roma, grazie alla collaborazione con i negozianti del centro storico e la società Servizi Interbancari, sono riusciti questa mattina a sgominare una banda di tre romeni, un uomo e due donne, che clonavano carte di credito e le utilizzavano per acquisti di lusso via Internet.

I truffatori avrebbero utilizzato i badge falsi anche per normali acquisti presso i pos dei negozi della capitale e per prelevare denaro contante dai bancomat. Ma il canale più sfruttato per gli acquisti fraudolenti era proprio Internet, a causa della maggiore semplicità e rapidità delle transazioni.

I carabinieri, dopo aver seguito i movimenti dei tre, li hanno pedinati fino a Tivoli dove la banda aveva la propria base logistica in un appartamento. Qui i militari hanno rinvenuto e sequestrato oltre alle sofisticate apparecchiature necessarie per clonare le centinaia di carte anche capi griffati e costosissimi oggetti hi-tech quali PC, telefonini e fotocamere di ultima generazione acquistati, per un valore di centinaia di migliaia di euro.

Tutti e tre dovranno rispondere di possesso e uso di carte di credito contraffatte in concorso. L’arresto avviene ad appena 24 ore da quello di un altro romeno di 21 anni che dopo essersi recato nel nuovissimo centro commerciale Eur Roma 2, in viale Oceano Pacifico, si era nascosto tra gli scaffali dell’ipermercato e aveva atteso la notte per manomettere le macchinette pos, collocate presso le casse, installando all’interno un congegno elettronico (skimmer) in grado di copiare i codici e clonare le bande magnetiche delle carte di credito degli ignari clienti.

La clonazione delle carte di credito con questa tecnica dovrebbe sparire con la sostituzione della banda magnetica con un microchip, cosa che sta progressivamente avvenendo a partire dalle carte bancomat con funzione di pagamento.