Investimenti: la UE studia un Piano Marshall per la crisi in Europa

di Teresa Barone

30 Aprile 2012 12:30

La UE studia il Piano Marshall per favorire la crescita in Europa: al vaglio nuovi interventi per potenziare il capitale della Bei.

Un piano a sostegno della crescita con lo stanziamento di nuove risorse fino a 200 miliardi di euro: secondo il quotidiano spagnolo El Pais, da parte della Commissione Europea è attualmente al varo un pacchetto di misure straordinarie incentrate su un programma di investimenti che riguarderanno più ambiti, dalle infrastrutture alle energie rinnovabili, fino all’high tech.

Il “Piano Marshall” elaborato dalla UE, che si basa anche sulla partecipazione del settore privato, sarà presentato alla fine di giugno nel corso del meeting tra i capi di Stato e la Commissione Europea, e stando alle prime indiscrezioni consisterà principalmente nell’erogazione di ingenti prestiti sotto forma di Eurobond, nonché nell’intervento della Banca Europea degli investimenti e dell’Efsm.

L’ipotesi di un piano straordinario volto a far ripartire l’economia europea, senza gravare ulteriormente sul debito dei singoli Stati, si è fatta avanti da qualche mese e una prima conferma è giunta da parte della cancelliera tedesca, Angela Merkel, la quale ha annunciato una agenda per la crescita al varo della UE, che potrebbe essere discussa nel corso del Consiglio Europeo in programma per il 28 e 29 giugno.

I finanziamenti previsti dal Piano Marshall potrebbero attuarsi in due modalità differenti: una prima ipotesi si basa sulla possibilità che i paesi dell’Unione Europea stanzino 10 miliardi di euro ciascuno per potenziare il capitale della Bei, una strada che, tuttavia, sembra poco attuabile a causa delle evidenti difficoltà degli Stati nel far quadrare il bilancio della spesa pubblica.

Più probabile, invece, è che siano sbloccati i 12 miliardi di euro non utilizzati da parte dell’Efsm, che andrebbero a finanziare la Bei. Entrambe le strategie, in ogni caso, non rappresentano novità assolute ma teorie già diffuse durante la campagna elettorale del candidato alle presidenziali francesi Francois Hollande, il quale in più occasioni ha parlato degli interventi a favore dl potenziamento della Bei.