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Manovra finanziaria 2011: approvati emendamenti

di Noemi Ricci

Pubblicato 14 Luglio 2011
Aggiornato 11 Dicembre 2011 12:53

Manovra finanziaria 2011 approvati emendamenti su pensioni, imposta di bollo, taglio agevolazioni fiscali, ammortamenti e patto di stabilità.

Manovra finanziaria 2011: testo approvato in Commissione Bilancio durante la notte, con voto di fiducia al Senato in mattinata. Presentati circa 30 emendamenti (su circa 170 proposte) per arrivare all’approvazione definitiva alla Camera entro il 15 luglio, con nuovo voto di fiducia alla Camera e conversione in legge nella stessa giornata. Una manovra con tempi da record per contrastare le speculazioni finanziarie nei confronti dell’Italia. Approvati gli emendamenti del relatore, tra gli altri, di cui 2 con un nuovo testo: patto di stabilità interno; ammortamento per le concessionarie e imposta sui conti titoli.

Pensioni

Focus su riforma pensioni: anticipata dal 2014 a gennaio 2013 l’adeguamento delle pensioni alle aspettative di vita ISTAT, con un incremento di 3 mesi fino al 2016 quando l’aumento sarà di 4 mesi, per poi passare ad ulteriori 3 mesi dal 2030 e altrettanti dal 2050, quando in totale si andrà in pensione 3 anni e 10 mesi più tardi di oggi. Slittamento simile per chi raggiunge i 40 anni di contributi, che dal 2012 slitteranno di un mese, di due nel 2013 e 3 dal 2014.

Sempre nella riforma delle pensioni, introdotto anche il contributo di solidarietà del 5% e 10% a carico delle pensioni d’oro, con emendamento del relatore Gilberto Pichetto Fratin. Dal 1° agosto 2011 al 31 dicembre 2014, saranno assoggettate a contributo del 5% della parte eccedente i 90mila euro lordi l’anno e fino a 150mila euro, soglia oltre la quale verrà prelevato il 10%. Sempre sulle pensioni è previsto che concorrano anche i trattamenti erogati da forme pensionistiche integrative.

In più non ci saranno le rivalutazioni automatiche per le pensioni con importi superiori ai 30.440 euro annui (2.380 euro mensili, pari a cinque volte il minimo Inps), mentre quelle medie (pari a 3 volte il minimo, 1.428 euro al mese) la rivalutazione avverrà al 70% e non più al 45% previsto inizialmente.

Taglio agevolazioni fiscali

Il taglio del 5% per il 2013 e del 20% dal 2014 sulle attuali agevolazioni fiscali sarà evitato soltanto se entro il 30 settembre 2013 sarà esercitata la delega sulla riforma fiscale.

Imposta di bollo sui titoli

Nella Manovra finanziaria 2011 è presense l’aumento dell’imposta di bollo sui rendimentianche minori provenienti dai BOT, rispetto al testo iniziale della manovra (da 120 euro fino a 150 euro per patrimoni da 50mila euro in su), la norma è stata riformulata, penalizzando i medi e grandi investitori a beneficio dei piccoli risparmiatori, per i quali resta invariata l’attuale imposizione.

  • Imposta per depositi titoli sotto i 50mila euro: imposta di bollo di 34,2 euro
  • Imposta per depositi titoli tra 50mila e 150mila: imposta di bollo di 70 euro (dal 2013, 230 euro)
  • Imposta per depositi titoli tra 150mila e 500mila: imposta di bollo di 240 euro (dal 2013, 780 euro)
  • Imposta per depositi titoli superiori a 500mila: imposta di bollo di 680 euro (dal 2013, 1.100 euro)

Patto di Stabilità interno

Per l’applicazione del patto di stabilità interno sono stati cambiati i criteri di virtuosità dei Comuni: convergenza tra spesa storica e costi e fabbisogni standard; aver operato dismissioni di partecipazioni societarie. La manovra finanziaria prevede anche dei tagli ai trasferimenti alle Regioni. Infine, i parametri di virtuosità per gli enti locali decorreranno dall’inizio del mandato, senza penalizzazioni sulla precedente amministrazione senza rispetto del patto.

Ammortamenti

Per i beni in concessione, la quota di ammortamento finanziario deducibile massima, specificata dal testo della manovra finanziaria 2011, sarà il 2% del valore dei beni stessi. Per le imprese concessionarie di costruzione e gestione autostrade e trafori, soltanto l’1% e gli accantonamenti saranno deducibili in quote fisse nell’esercizio in corso e nei 5 successivi.

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