Bandi e appalti pubblici: nuova normativa da gennaio 2013

di Francesca Vinciarelli

11 Dicembre 2012 10:22

La Legge 190/2012 anti-corruzione abroga le regole 2009 sulla comunicazione di bandi e avvisi a mezzo pubblicità cartacea ripristinandone l'obbligo, mentre restano valide le indicazioni nel Codice dei contratti pubblici.

Cambia la normativa su bandi e appalti pubblici dal 2013, per effetto della legge “anti-corruzione”, n. 190/2012. Più in particolare, la pubblicazione sui quotidiani di bandi ed avvisi di gara in caso di appalti pubblici rimarrà obbligatoria anche dopo il primo gennaio 2013.

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Viene così annullato l’effetto della norma del 2009 (articolo 32 della legge 18/6/2009 n. 69) che aveva disposto la perdita di efficacia legale della pubblicità in forma cartacea dei bandi per l’affidamento di contratti pubblici a partire proprio dall’inizio dell’anno a venire.

L’obiettivo della legge anti-corruzione è di garantire la massima trasparenza all’azione amministrativa: il comma 15 dell’articolo 1 recita infatti che questa “costituisce livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civili”, come previsto dalla Costituzione italiana, nonché dal diritto comunitario.

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La Legge n.190/2012 prevede inoltre che il Ministero emani uno o più decreti entro maggio 2013 per definire quali sono le informazioni rilevanti da pubblicare da parte delle singole amministrazioni sui siti web istituzionali, secondo criteri di facile accessibilità, completezza e semplicità, e “le relative modalità di pubblicazione”.

Restano valide le norme in materia di pubblicità contenute nel Codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo n. 163 12 aprile 2006 (articolo 66, comma 7 per gli avvisi e dei bandi di gara; articolo 122, commi 5 e 7 per i contratti di importo inferiori alla soglia comunitaria), mentre perdono efficacia le modifiche introdotte dalla norma del 2009, che vengono inapplicate per implicita abrogazione.

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Il comma 32 dell’articolo n. 1 della Legge n.190/2012 prevede infine la pubblicazione da parte delle stazioni appaltanti sul proprio sito web istituzionale di informazioni sulla procedura di affidamento e sull’esecuzione del contratto, che devono altresì essere trasmesse all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici.