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Vendere online su Amazon: regole e fiscalità

di Noemi Ricci

Pubblicato 7 Febbraio 2017
Aggiornato 9 Marzo 2018 18:34

Vendere online su Amazon: gli adempimenti da rispettare, la normativa fiscale per diventare imprenditori del Web ed essere in regola con il Fisco.

Tra le possibilità di vendita che offre il web, oltre quella di aprire un proprio sito di e-commerce, c’è quella di appoggiarsi e sfruttare piattaforme già consolidate, affidabili, ampiamente diffuse e visitate da milioni di potenziali clienti, come Amazon. La piattaforma, infatti, negli ultimi anni si è specializzata nell’accogliere piccole aziende e singoli venditori.

Per avviare un e-Commerce, dunque, una vera e propria attività commerciale non la semplice vendita di qualche oggetto, su Amazon è tuttavia necessario, per essere in regola con il Fisco, conoscere gli adempimenti fiscali e burocratici legati a questa attività.

=> Avviare un e-commerce: costi e burocrazia

Normativa

A livello normativo, le attività commerciali online (e-commerce) sono regolare dall’articolo 21 del D.Lgs n. 114/98 (c.d. Decreto Bersani) e rientrano nel concetto di commercio a distanza, senza sostanziali differenze rispetto alle altre forme di vendita.

Questo fondamentalmente significa che nel caso in cui si voglia diventare imprenditori del web, iniziando a vendere su portali di e-commerce come Amazon, è obbligatorio per legge aprire partita IVA, al pari di quanto avviene per tutte le attività di tipo commerciale che vengono svolte al di fuori del web. Nel caso in cui si intenda vendere su Amazon in qualità di azienda e non di privato non è infatti possibile utilizzare le prestazioni occasionali con ritenuta d’acconto che prevedono l’esonero dall’apertura della partita IVA entro il limite dei 5.000 euro di ricavi.

=> Aprire partita IVA: guida per ditte e autonomi

Obbligo di partita IVA

Ribadiamo quindi che l’apertura della partita IVA è un adempimento necessario per chi voglia intraprendere una vera e propria attività imprenditoriale di e-commerce, svolta in modo abituale e continuativo, chi vende occasionalmente qualche oggetto su Amazon non è chiamato ad aprire una partita IVA, eventualmente può rilasciare una semplice ricevuta all’acquirente. Allo stesso modo è andranno applicate le regole IVA previste dal DPR 633/72.

=> Minimi: guida al regime forfettario 2017

Burocrazia

In fase di apertura della partita IVA andrà specificato il codice ATECO 47.91.10 – “Commercio al dettaglio di qualsiasi prodotto effettuato via internet” e l’eventuale adesione al regime forfettario. Oltre ad aprire la partita IVA, in fase di avvio attività andrà compilata la SCIA, da presentare allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune di appartenenza, inoltre bisognerà iscriversi al Registro delle Imprese ed effettuare l’iscrizione alla Gestione Commercianti dell’INPS. Questi ultimi due adempimenti, insieme all’apertura della partita IVA vanno effettuati insieme tramite ComUnica.

In ultimo ricordiamo che, come avviene per le attività commerciali tradizionali, può essere utile affidarsi ad un professionista, come un commercialista, per avere tutti i suggerimenti per non sbagliare ed essere seguiti tutte le pratiche fiscale e burocratiche in fase tanto di avvio che di svolgimento dell’attività.

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Per approfondimenti, le FAQ di Amazon per avviare un’attività di commercio elettronico sulla piattaforma.