Iter parlamentare terminato, la legge di conversione del decreto su pensione quota 100 e reddito di cittadinanza è approvata in via definitiva: l’ultimo passaggio si è concluso nell’aula del Senato mercoledì 27 marzo, con 150 voti favorevoli, 107 no e 7 astenuti. L’impianto fondamentale della norma è rimasto immutato, sia per quanto riguarda il RdC (per il quale sono aperte le domande dallo scorso 6 marzo), sia sulla riforma pensioni, ma ci sono state modifiche.
RdC e PdC
Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, sono stati resi più flessibili i criteri di accesso per le famiglie con disabili, è stata introdotto un minimo retributivo di 858 euro per verificare la congruità dell’offerta di lavoro, sono stati introdotti nuovi paletti sul requisito di residenza in caso di genitori separati e di cittadini stranieri non europei (che devono certificare le proprietà immobiliari e la situazione del nucleo familiare nel paese d’origine). Infine, la pensione di cittadinanza oltre che sulla card può esser versata anche via bonifico bancario o postale o in contanti.
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Ricordiamo che il rdc è già operativo, le domande si possono presentare dallo scorso 6 marzo utilizzando l’apposita piattaforma online predisposta dal GOverno oppure rivolgendosi ai centri di assistenza fiscale, i primi assegni sono previsti nel mese di aprile.
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Pensioni
Sul fronte pensioni, eliminato il paletto dei 45 anni di età per il riscatto della laurea, sale a 45mila euro il tetto per l’anticipo TFS degli statali, eliminata la finestra mobile di tre mesi per la pensione precoci.
Le misure fondamentali di riforma pensioni sono l’introduzione della quota 100, che consente di andare in pensione con 62 anni e 38 anni di contributi, l’estensione al 31 dicembre 2018 dell’Opzione Donna, l’eliminazione degli scatti aspettative di vita fino al 2026 per le pensioni anticipate (quindi, il requisito 2019 resta invariato rispetto allo scorso anno) e per le pensioni precoci, la proroga a fine 2019 dell’APe sociale, nuove possibilità di riscatto contributi (fra cui il riscatto laurea agevolato).